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    Milan, ora Luiz Adriano deve giocare

    Milan, ora Luiz Adriano deve giocare

    Prima Luiz Adriano sì, poi Luiz Adriano no, ora Luiz Adriano forse: l'attaccante brasiliano del Milan, arrivato durante la scorsa estate dagli ucraini dello Shakthar Donetsk, sembra essere diventato come uno di quei vestiti che stanno bene con tutto, ma che proprio per questo motivo non viene mai indossato. Durante le amichevoli estive, al fianco di Carlos Bacca, aveva fatto gridare "al miracolo" a quasi tutti gli addetti ai lavori: quella formata dal classe '87 di Porto Alegre e dal colombiano sembrava poter veramente rivelarsi la coppia offensiva migliore d'Italia. Poi qualcosa è andato storto: dopo i gol decisivi messi a segno contro Empoli e Sassuolo, Luiz è finito nel dimenticatoio. L'accusa alla squadra era quella di non riuscire a reggere il peso d'attacco di un giocatore come lui al fianco di Bacca, il ricorso al 4-3-3 è stato umanime e il brasiliano dai capelli rastafari si è accomodato in panchina. Ingiustamente, perchè i gol li ha sempre fatti, quando è stato in campo. O comunque si è sempre rivelato utile per la squadra, con appoggi ai compagni e una capacità di tenere il pallone che il compagno ex Siviglia non ha, per caratteristiche innate, nelle proprie corde.

    IL MIGLIORE CONTRO IL CARPI - Tornato alla ribalta grazie alla rete realizzata alla Samp nello spezzone di gioco disputato settimana scorsa e poi per il gol contro il Crotone in Coppa Italia, Luiz Adriano è stato inserito tardivamente nell'impegno di Serie A a Reggio Emilia contro il Carpi: solo 26 minuti, nei quali comunque ha lottato come un leone nell'area di rigore, procurandosi anche un evidente calcio di rigore non visto dall'arbitro Irrati. Il Milan è apparso più voglioso, più capace di rendersi pericoloso, dopo il suo innesto. Al suo fianco Bacca è più libero di muoversi, non deve fungere da punto di riferimento in avanti, rischiando di farsi spesso anticipare, come accaduto anche nella serata di domenica fino al suo ingresso.

    IL MIGLIOR FINALIZZATORE - Mihajlovic ha abbandonato presto, più per necessità che per virtù, lo schieramento con il trequartista e le due punte: probabilmente però la soluzione con i due centravanti rimane la più gradita ai giocatori di questo Milan, soprattutto quando c'è da attaccare, come testimonia l'approdo negli ultimi impgni al 4-4-2. Soprattutto, in un Milan in difficoltà dal punto di vista offensivo, Luiz Adriano non può assolutamente stare in panchina: non perchè sia un fenomeno, ma perchè si tratta dell'attaccante che ha maggiormente le caratteristiche di finalizzatore tra quelli in rosa, migliori rispetto allo stesso Bacca ma anche a Niang, Balotelli e al lungodegente Menez. L'impegno contro il Verona, in programma domenica prossima, non potrà essere fallito: servirà un Milan all'arrembaggio, divertente e capace di far tornare un lieve sorriso ai propri tifosi, più che di vincere, aspetto da considerarsi come scontato. L'ipotesi di un Luiz Adriano presente dall'inizio, con Bacca, nel 4-4-2 del tecnico serbo, e con l'arrembante Niang come esterno solletica non poco Mihajlovic. Il sacrificato? Un abulico Alessio Cerci, che sembra aver sprecato definitivamente le chances che gli sono state concesse. Serve una scossa ai colori rossoneri e Luiz è l'uomo che può aiutare a darla.

    Alessandro Di Gioia
    @AleDigio89

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