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Milan ok senza Menez: c'è il Monaco
MENEZ-DIPENDENZA, IL MILAN SI ADATTA - Impossibile però trascurare l'apporto dato da Menez finora in stagione: il francese è stato sempre impiegato da Inzaghi fino alla squalifica rimediata contro il Genoa (32 presenze su 33 da titolare) e ha messo a segno 16 reti (8 su rigore), risultando il capocannoniere della squadra. Causa di forza maggiore il Milan ha dovuto fare i conti con la sua assenza e contro i giallorossi ha dimostrato di poter convincere anche senza l'ex PSG: manovra non più vincolata a Menez, dai cui piedi passava ogni singola azione dei rossoneri, più libertà di impostare a Bonaventura e Honda, bravi sabato a innescare la punta e ad aprire spazi per gli inserimenti dei centrocampisti; più equilibrio in fase di copertura, dove la scarsa propensione al sacrificio del numero 7 lasciava spesso pericolosi spazi a favore degli avversari. Fondamentale per Inzaghi aver trovato una soluzione, visto che Jeremy salterà ancora due match, contro Sassuolo e Torino, per poi rientrare solo all'ultimo turno contro l'Atalanta.
FUTURO INCERTO - Nonostante un contratto che lo lega al Milan fino al 2017, Menez rischia di chiudere in anticipo la sua avventura in rossonero: il club di via Aldo Rossi nutre dei dubbi sulla sua compatibilità del nuovo progetto e in caso di offerta irrinunciabile può valutare la cessione per realizzare un'interessante plusvalenza; il francese infatti è arrivato a parametro zero in estate. Sulle tracce di Jeremy il Liverpool e soprattutto il Monaco, nel quale ha già militato dal 2006 al 2008. L'intreccio tra il Milan e la società monegasca potrebbe essere duplice: tra le fila del Monaco c'è Falcao, di rientro dal prestito al Manchester United, uomo di punta della Doyen Sports che si è dichiarata pronta a fare affari con i rossoneri. Menez in Francia e Falcao in Italia: prima fantascienza, ora un'ipotesi pronta a diventare una possibilità concreta.
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