Milan, nuovo miracolo di Pioli: Maignan e Theo meno 'pesanti' di Tomori e Kalulu
Pioli è stato bravo a derubricare il derby come un "mero episodio" e a far metabolizzare rapidamente la serata alla squadra. La frustrazione per la debacle è stata immediatamente convertita in energia positiva e voglia di riscatto. La fase difensiva del Milan ne è uscita più forte di prima. Nelle successive 6 partite, tra campionato e Champions, Tomori e compagni hanno subito solo 1 gol, inifluente, a Cagliari. Poi 5 clean sheet. Lasciando una sensazione di imperforabilità molto rassicurante. È vero, l’attacco non ha dato la medesima idea di prolificità, ma la base di una difesa solidissima era la migliore da cui ripartire. Paradossalmente il Milan si presenta a questa seconda sosta stagionale con più certezze e più convinzione rispetto alla prima, nonostante in mezzo ci sia stato quel maledettissimo derby. Non solo.
Pioli in queste sei partite ha coinvolto praticamente tutti i giocatori della rosa e tutti si sono sentiti importanti bruciando, nel caso dei nuovi, le tappe dell'inserimento nella squadra e nell'ambiente. Il Milan si presenta a questa seconda sosta non solo con il primo posto solitario in classifica, ma anche e soprattutto con una rosa più forte e più profonda. Durante la pausa delle nazionali di settembre il grande tema dominante era la squalifica di Tomori nel derby e la concomitante assenza di Kalulu che nel frattempo si era infortunato. Eravamo molto preoccupati per queste mancanze perché sapevamo che giocare contro Lautaro e Thuram, con una linea difensiva alta composta da Kjaer e Thiaw, avrebbe costituito un rischio gigantesco. Purtroppo i nostri timori si sono rivelati fondati. Non a caso durante la scorsa sosta avevamo parlato incessantemente dei pericoli e degli equivoci tattici derivanti da quelle assenze, in vista dell'Inter.
Il calcio è stupendo e misterioso. Anche in questo caso infatti il Milan, nell'imminenza della sosta e dell'incombente sfida contro la Juve, ha perso due pedine fondamentali come Maignan e Theo Hernandez. Se vogliamo, sulla carta, come qualità e per importanza, due nomi molto più pesanti rispetto a Tomori e Kalulu. Riteniamo che il Milan abbia in rosa tre giocatori fuori categoria e sono appunto Maignan, Theo e Leao. Due su tre non ci saranno proprio contro la Juve subito dopo la sosta. Eppure, diciamo la verità, siamo molto meno preoccupati di quanto non lo fossimo prima del derby per le assenze di Tomori e Kalulu. Infatti, pur perdendo tanto a livello qualitativo e di personalità, senza Maignan e Theo, Pioli non è costretto a stravolgere la squadra. E non deve nemmeno chiedersi se continuare ad avere lo stesso atteggiamento tattico delle ultime partite o meno (dubbio che invece, gli era legittimamente venuto prima del derby). Al posto di Maignan gioca Sportiello e al posto di Theo Florenzi, che quest'anno sembra in grande forma e all'occorrenza può adattarsi alla fascia mancina. Dunque tatticamente non cambia nulla. E avere una rosa lunga e con giocatori coinvolti nel progetto serve proprio a sopperire a contingenze di questo tipo. Dunque, lo so che sembra un paradosso, ma contro la Juve le assenze di Maignan e Theo, siamo sicuri, peseranno meno di quelle di Tomori e Kalulu nel derby.