Calciomercato.com

  • Getty Images
    Milan, non solo Origi: la strategia per completare l'attacco

    Milan, non solo Origi: la strategia per completare l'attacco

    • Emanuele Tramacere
    Il Milan del presente continua a lottare per uno scudetto che rappresenterebbe il coronamento di un sogno quasi insperato a inizio stagione ma reso concreto dal lavoro straordinario di giocatori, Pioli e staff tecnico. Il Milan del futuro, invece, inizia a delinearsi perché, a prescindere da come finirà quest'annata, Maldini e Massara stanno programmando colpi e rinforzi per continuare a far crescere questo splendido gruppo. E in particolare è il reparto d'attacco che necessita il restyling più importante con un dubbio, due certezze e una strategia già delineata.

    UN DUBBIO E DUE CERTEZZE - Molto passerà dal futuro di Zlatan Ibrahimovic, sempre più vicino a dire basta con un fisico che ormai non gli permette più di allenarsi con continuità e di essere disponibile e decisivo per più di 20/25 minuti a partita. Saper dire basta non è semplice e non è escluso che possa comunque scegliere di continuare con un ruolo marginale. Le due certezze, invece, sono rappresentate da Olivier Giroud, che ha ancora un anno di contratto e si è ritrovato a fare il titolare in questa annata, e Divock Origi che ancora non è ufficiale, ma presto lo sarà.

    1 BUDGET PER 2 - Il Milan non si fermerà ad Origi perché la società è consapevole che fra trequarti, attacco ed esterno destro offensivo, almeno un altro colpo, anzi due, dovranno essere completati. Il budget c'è, ma difficilmente permetterà di completare tre colpi di livello top per questo se per l'esterno destro offensivo si sta lavorando a profili come quello di Asensio è fra trequarti e altro bomber che si dovranno delineare obiettivi incredibilmente duttili (non è un caso che il Milan sia interessato a Nkunku del Lipsia) oppure dovrà essere fatta una scelta netta verso un altro 9 di spicco (alla Nunez del Benfica o alla David del Lille). Idee e strategie, il Milan del futuro si sta delineando. Quello del presente, però, dovrà prima trasformare il sogno in realtà.

    Altre Notizie