AFP/Getty Images
Milan: non solo Ibra per smaltire la beffa
Il doppio smacco è ancora molto fresco nella mente di Adriano Galliani e dei tifosi del Milan. Le modalità con cui prima Kondogia e poi Jackson Martinez sono improvvisamente spariti dai radar rossoneri quando tutto sembrava apparecchiato per gli annunci ufficiali fanno riflettere e sono tuttora motivo di analisi e di perplessità. Quello che è abbastanza pronosticabile è che, dopo un naturale momento di pausa per riordinare le idee, il Milan e il suo amministratore ripartiranno alla caccia dei profili di calciatori richiesti anche dal nuovo allenatore Sinisa Mihajlovic per far dimenticare in fretta un 20 giugno da incubo.
FRETTA, MA NON TROPPO - La fretta, il peggior nemico possibile del Milan in questo momento, quella che potrebbe indurre l'uomo mercato rossonero ad accelerare per i giocatori individuati come le naturali alternative di Kondgobia e Martinez (da Witsel a Imbula, passando per Bacca e Dzeko), col rischio concreto di vedersi richiedere cifre maggiorate, per non dire fuori mercato. La voglia e la necessità di rimediare agli errori tattici commessi fin qui potrebbe dunque presentare un conto ancora più salato da pagare e al momento, con tutti i riflettori chiaramente puntati addosso, ogni mossa verrà pianificata nei minimi dettagli.
IBRA NON BASTA - Le priorità del Milan sono abbastanza chiare: due attaccanti di livello internazionale, almeno un centrocampista di caratura importante e, solo successivamente, un altro puntello per la mediana e un centrale di difesa. Il nome di Zlatan Ibrahimovic, per cui la trattativa rimane apertissima (clicca QUI per i dettagli), torna prepotentemente di attualità, anche se la palla passa al Paris Saint Germain, che ha raccolto a Doha la volontà del calciatore di cambiare aria ma che prima deve premunirsi con l'acquisto di un grande attaccante prima di dare il via libera allo svedese. Insieme a questa situazione, Galliani è chiamato a chiudere almeno altre due operazioni prima del raduno ufficiale della squadra fissata per i primi di luglio. Come abbiamo riferito su calciomercato.com (clicca QUI per leggere la notizia), lo richiedono ragioni di marketing e di rilancio del marchio, oltre al discorso relativo alla campagna abbonamenti, partita pochi giorni fa e coincisa con la doppia beffa per Kondogbia-Martinez.
Andrea Distaso
@AndreaDista83
FRETTA, MA NON TROPPO - La fretta, il peggior nemico possibile del Milan in questo momento, quella che potrebbe indurre l'uomo mercato rossonero ad accelerare per i giocatori individuati come le naturali alternative di Kondgobia e Martinez (da Witsel a Imbula, passando per Bacca e Dzeko), col rischio concreto di vedersi richiedere cifre maggiorate, per non dire fuori mercato. La voglia e la necessità di rimediare agli errori tattici commessi fin qui potrebbe dunque presentare un conto ancora più salato da pagare e al momento, con tutti i riflettori chiaramente puntati addosso, ogni mossa verrà pianificata nei minimi dettagli.
IBRA NON BASTA - Le priorità del Milan sono abbastanza chiare: due attaccanti di livello internazionale, almeno un centrocampista di caratura importante e, solo successivamente, un altro puntello per la mediana e un centrale di difesa. Il nome di Zlatan Ibrahimovic, per cui la trattativa rimane apertissima (clicca QUI per i dettagli), torna prepotentemente di attualità, anche se la palla passa al Paris Saint Germain, che ha raccolto a Doha la volontà del calciatore di cambiare aria ma che prima deve premunirsi con l'acquisto di un grande attaccante prima di dare il via libera allo svedese. Insieme a questa situazione, Galliani è chiamato a chiudere almeno altre due operazioni prima del raduno ufficiale della squadra fissata per i primi di luglio. Come abbiamo riferito su calciomercato.com (clicca QUI per leggere la notizia), lo richiedono ragioni di marketing e di rilancio del marchio, oltre al discorso relativo alla campagna abbonamenti, partita pochi giorni fa e coincisa con la doppia beffa per Kondogbia-Martinez.
Andrea Distaso
@AndreaDista83