Il solito Milan. Questo è il titolo della gelida notte di San Siro con Leao e compagni che vanno a sbattere contro un Cagliari gagliardo: l’1-1 finale ha il sapore di occasione persa nella corsa Champions League. I rossoneri ripetono quanto già visto in questa stagione: secondo pareggio contro la formazione sarda dopo gli exploit di Madrid contro il Real e la Supercoppa Italiana vinta a Riyad. Una squadra che non sa fare lo step successivo in termini di maturità e consapevolezza. 

CONCEICAO STRONCA IL MILAN: "IL PEGGIOR PRIMO TEMPO"

PROBLEMA GRANDE - Sergio Conceiçao non ha la bacchetta magica, questo è chiaro a tutti. Ha ereditato una squadra piena di problemi e sta cercando di trovare le soluzioni. Serve tempo e pazienza perché il lavoro da fare è tanto e dovrà essere impostato per un progetto con basi forti. Il più grande problema è quello di una squadra che trova la via della rete una sola volta nonostante abbia costruito 24 occasioni. Paradossale. 
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RASHFORD FONDAMENTALE -  Il Milan deve prendere un grande numero 9 se vuole fare il salto di qualità. Abraham non lo è, Morata lavora meglio con un altro attaccante al suo fianco. Per giugno l’obiettivo deve essere chiaro: un attaccante da doppia cifra, come lo era Giroud. Ibrahimovic e Moncada hanno una grande occasione: sfruttare la sessione invernale puntando sulle opportunità. E ce n’è una, straordinaria, che si chiama Marcus Rashford. É vero, non è il grande numero 9 ma più un 7 o un 10. Nelle stagioni 2022/23 e 2019/20 ha fatto 17 gol in Premier League, dati che raccontano tanto, se non tutto. Un'operazione possibile, nonostante la forte concorrenza del Barcellona, a patto che dal mercato non arrivi un altro calciatore inglese o proveniente dalla Gran Bretagna, come Kyle Walker del Manchester City. L'ultima idea di queste per il Milan, più per evitare i gol che per farli.
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