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Dal Napoli alla Fiorentina, c'è la fila per Belotti: la strategia del Torino
CHI LO CERCA - Con l’avvicinarsi della sessione estiva del calciomercato, di anno in anno i sondaggi e le richieste di informazioni sul Gallo tornano a farsi più pressanti. Il Milan non lo ha mai dimenticato e continua a seguirlo con interesse, ma non l’ha scordato neppure Rino Gattuso che lo allenerebbe molto volentieri al Napoli. Il campione del mondo del 2006 era rimasto impressionato dalle doti di Belotti nei pochi mesi che lo ha avuto nella sua rosa al Palermo, sette anni fa: lo ha seguito a distanza nella sua crescita, lo ha richiesto espressamente come rinforzo quando era al Milan e ora è tornato a cercarlo. Questa volta ad Aurelio De Laurentiis. Nella lista delle pretendenti per il capitano del Torino da qualche mese si è inserita anche un’altra squadra: la Fiorentina. Rocco Commisso, lo scorso agosto, presentò anche a Urbano Cairo un’offerta di 40 milioni di euro per il cartellino del centravanti. Il presidente granata non la prese nemmeno in considerazione.
CAIRO SPERA NEL RINNOVO - Pur essendo consapevole di non poter nemmeno sperare di ricevere una proposta a quei 100 milioni di euro della clausola rescissoria, Cairo non sembra disposto ad ascoltare proposte inferiori ai 50/60 milioni per il Gallo. In realtà il presidente granata non vorrebbe affatto vendere il suo capitano ma il suo obiettivo è quello di farlo diventare una bandiera del Torino intorno alla quale costruire una squadra sempre più competitiva. Per far andare in porto il proprio progetto, Cairo dovrà però trovare l’accordo con lo stesso calciatore per il rinnovo del contratto: l’attuale ha come data di scadenza quella del 30 giugno 2022. Il ds Massimo Bava nelle scorse settimane aveva già iniziato a intavolare alcuni discorsi con Belotti ma ora, con l’ormai sempre più probabile arrivo di Davide Vagnati che andrebbe a sostituire lo stesso Bava (al quale è stato proposto un ruolo differente all’interno del Torino) la trattativa si è bloccata. Milan, Napoli e Fiorentina possono sperare.