Milan, Mirabelli: 'Non potevamo permetterci dieci top player. Su Conte e Montella...'
Il ds del Milan, Massimiliano Mirabelli, parla a Premium Sport prima del match col Sassuolo: "Montella ha fiducia da parte nostra, lavoriamo giornalmente per far sì che il progetto continui come è iniziato. Ci aspettavamo meno difficoltà, ma lavoriamo tutti insieme per superarle. Contatti con Conte? Sono cose che fanno parte del vostro mondo, non del nostro. Noi siamo concentrati solo sui ragazzi, sul nostro allenatore e sui suoi collaboratori. Conte non interessa? Né lui né altri allenatori, non guardiamo in casa d'altri. Svolta col Sassuolo? Aspettiamo da tempo una serie di partite che possano far cambiare quello che è l'andazzo di questa squadra. Faccio un esempio: abbiamo vinto facilmente con una squadra scorbutica come il Chievo, con cui il Napoli ha pareggiato, però non siamo in grado di ripeterci quella seguente oppure facciamo due partite diverse nello stesso match. Fare la squadra tutta nuova come noi, è normale che in tre mesi si faccia fatica a recepire tutto, sappiamo di queste difficoltà e aspettiamo che qualche risultato ci dia entusiasmo. Rosa non all'altezza? Non devo ribattere alle parole di Squinzi, noi avevamo necessità di fare una squadra tutta nuova e aprire un ciclo con il Milan. Abbiamo fatto la scelta di prendere tanti giocatori bravi, ottimi e giovani per aprire un ciclo. E' una strategia, non credo che nessuno possa permettersi dieci top player. Il mercato in questi anni è stato drogato da prezzi impossibili, avremmo potuto prendere due top player e restare con il resto della rosa uguale. La nostra strategia punta al futuro, ad aprire un ciclo. Ricardo Rodriguez? Oggi era un po' affaticato, dispiace per lui come per Bonaventura che tornerà dopo la sosta. Non sono dispiaciuto quando tutti sono a disposizione e mettono in difficoltà il mister. Tutti noi a tempo? Era una domanda che è stata rielaborata. Noi nella vita siamo a tempo, è una considerazione normale. Anche voi siete a tempo (riferito ai giornalisti, ndr). Poi magari il nostro tempo finirà tra vent'anni...".