Milan: Merkel, quando il talento non basta
Una prima parte di stagione brillante, da protagonista. Una seconda anonima, senza lasciare il segno. In nove mesi Aleksandr Merkel ha assaporato il calcio dei grandi, per poi tornare, complice un infortunio e una presunta notte in discoteca con Boateng ed Emanuelson, nell'ombra. Eppure la stagione del talentuoso centrocampista tedesco, che lo scorso febbraio ha festeggiato 19 anni, era iniziata nel migliore dei modi, con l'esplosione nell'Emirates Cup e l'inserimento in prima squadra e proseguita con l'esordio in Champions con l'Ajax, in campionato con il Cagliari, e il primo gol in rossonero, in coppa Italia con il Bari.
Da inizio marzo non ha trovato più il campo e sabato, per la prima volta in questa stagione, ha giocato con la Primavera andando a segno nell'amichevole contro il Lecco. Il suo futuro? Seedorf e Pirlo sono in uscita, ma il Milan sta pensando di cederlo in prestito, per farlo giocare con maggiore continuità. Quanto fatto di buono nella prima parte di stagione, non è bastato per avere la conferma in prima squadra. In questo Milan non c'è spazio per Merkel.