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  • Milanmania: lenta agonia, al posto di Pioli serve una certezza. Nessuno degli allenatori cercati è all'altezza del Milan

    Milanmania: lenta agonia, al posto di Pioli serve una certezza. Nessuno degli allenatori cercati è all'altezza del Milan

    • Andrea Longoni
    Altri 3 gol subiti, che rendono il bottino di reti incassate ancora più negativo: 42 in 35 partite, un'enormità. Significa che di media quest'anno il Milan è partito ogni gara sotto di un gol: e così si fa fatica a portare a casa i risultati. 

    Ieri ci sono stati anche grossolani errori individuali: Tomori provoca un rigore assurdo dopo 3 minuti, e poi entra negativamente anche nelle altre 2 reti genoane. Abbiamo parlato spesso di Pioli, ecco ora è doveroso soffermarsi anche sui singoli. L'inglese si deve dare una bella 'svegliata', così come quasi tutti i suoi compagni, anche a livello di anima e carattere. Vedi Leao, sostituito va direttamente negli spogliatoi, evidentemente offeso dal cambio: dovrebbe farsi un esame di coscienza e capire che da giocatore più pagato non sta facendo la differenza, anzi.

    Per quanto riguarda Pioli, il cambio Thiaw-Chukwueze per difendere il vantaggio a dieci dalla fine, con 5 difensori, non è cosa da Milan. Tra l'altro togliendo il giocatore più in forma, colpevolmente relegato in panchina nelle ultime partite dal tecnico. Non mi è piaciuta poi un'immagine: in occasione del gol di Florenzi, Pioli non ha il minimo gesto (spontaneo) di esultanza, di soddisfazione: quasi si sentisse anche lui vittima di chissà cosa. Ne mancano solo 3: bisogna tenere duro, rispetto a quella che, se tifi Milan, è un'agonia. Poi si volterà pagina.

    Il problema, e questa cosa mi fa impazzire, è che i nomi che circolano per la panchina non sono all'altezza. Il Club oggi deve ripartire da una certezza con la C maiuscola: ce ne sono e i nomi li abbiamo già fatti. E invece si preferisce andare su un tecnico straniero, quindi con i rischi annessi in un'operazione che diventa una scommessa. Così rischi davvero di condizionare anche il prossimo anno, dopo una stagione molto deludente. Se prendi un allenatore esotico, che conosce poco del campionato italiano e del Milan, il prossimo anno ben che vada costruisci, per raccogliere chissà quando, ma se va male implodi ulteriormente e allora sì il disastro, a quel punto, è completato.

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