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Milanmania: Calafiori è tutto quello che serve, provare a soffiarlo alla Juventus è un obbligo
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La prima riguarda Rafa Leao: ci aspettavamo un salto di qualità in un palcoscenico così prestigioso, con la sua Nazionale, finalmente da titolare e invece, fin qui, per lui è un torneo molto deludente. Salterà la prossima partita per via della squalifica rimediata per i 2 gialli, entrambi per simulazione: già questo è un fatto molto negativo. Il bilancio a livello numerico è impietoso: oltre alle 2 ammonizioni in neanche 2 partite intere, ha fatto 0 tiri in porta, 1 fuori, 1 ribattuto, riuscendo a completare solo un dribbling su 6 tentativi. Non solo: 21 palle perse su 56 toccate.
Poteva essere la vetrina: per alzare il prezzo, e non sarà così, ma soprattutto per misurarsi per provare ad alzare il livello e trovare continuità, anche perché in questo caso gli stimoli non potevano mancare. Invece si è dimostrato il solito Leao dell'ultimo anno e mezzo al Milan: molto discontinuo, qualche fiammata qua e là, qualche palla messa in area, e tanti limiti, come il fatto di tirare poche volte in porta e di prendersi troppe pause nella prestazione. La speranza, di fronte a una probabilissima permanenza, è che possa trovare in Fonseca, che parla la stessa lingua, lo stimolo per crescere. Chiaramente se ci fosse Conte avremmo più speranze in questo senso. Il fatto che Fonseca sia andato a trovarlo come prima mossa da tecnico rossonero, può essere positivo perché magari trovano subito sintonia, ma può essere anche pericoloso, con Leao che così potrebbe 'sedersi' ancora di più. Lo vedremo strada facendo.
La seconda riflessione riguarda Calafiori, che del Milan è un grande rimpianto perché un anno fa lo aveva in pugno, ma deve diventare anche una grande speranza. 22 anni, italiano (e al Milan mancano), difensore (e al Milan serve), piede mancino (proprio come il Milan cerca), forte: non provare a prenderlo sarebbe un peccato mortale. Bisogna tentare di infilarsi tra la Juve e Calafiori: provarci, poi magari non ci riesci, ma non puoi non provare a prenderlo, perché è esattamente quello che serve al Milan.