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Milan, Loftus-Cheek studia da mediano per guadagnarsi una seconda vita in rossonero
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VITA DA MEDIANO- Il modulo di Fonseca è uguale a quello di Pioli ma solo ed esclusivamente nei numeri. Il 4-2-3-1 del portoghese ha infatti una interpretazione totalmente diversa rispetto al suo predecessore: gli esterni offensivi entrano dentro il campo con le triangolazioni, cercando l’uno due con i compagni. L’attaccante non deve stare solo dentro l’area ma lavora per dare uno sfogo al portatore di palla, i terzini lavorano solo sulle corsie. Ma la vera novità risiede nel lavoro del trequartista che deve essere tecnico perché crea gioco e si deve saper muovere e giocare nello stretto. Caratteristiche da Pulisic più che da Loftus-Cheek. Nelle idee di Fonseca è proprio l’americano ad essere il potenziale titolare del ruolo con Ruben che deve arretrare il suo raggio d’azione. Più da mediano che da centrocampista offensivo sulla trequarti. Al Chelsea aveva fatto la mezzala e a volte anche il difensore centrale ma mai il vertice basso a centrocampo. Una nuova sfida da provare a vincere in tutti i modi.
LAVORO E APPLICAZIONE- Loftus-Cheek è un ragazzo propositivo che si è messo subito a disposizione di Fonseca. Con la cultura del lavoro, applicazione e quella serietà che lo ha sempre contraddistinto e che aveva portato il Milan a puntare su di lui. Dalla sua ha avuto anche il vantaggio di lavorare dal primo giorno di raduno con il nuovo allenatore. Servirà tempo e pazienza per assimilare tutto. Magari anche qualche prestazione così e così. Paulo è un allenatore che vuole esaltare le caratteristiche dei propri giocatori e quindi non chiude a priori alla soluzione Loftus-Cheek sulla trequarti, dipenderà anche da partita a partita. Ma tendenzialmente l’idea è che il titolare del ruolo sia l’amico Pulisic.