RIPERCUSSIONI
Quel pallone, infatti, avrebbe dovuto finire tra le mani di Pulisic – rigorista designato dal tecnico Paulo Fonseca -, non di Abraham. Un gesto che non è passato inosservato e che non è stato visto di buon occhio da parte di tutto lo staff tecnico e della dirigenza, specialmente dopo quanto accaduto nella prima frazione con Theo Hernandez, auto-elettosi tiratore dal dischetto. A peggiorare la situazione, il fatto che entrambi i penalties siano stati parati poi da De Gea e che il Milan abbia incanalato l’ennesima sconfitta di questa prima parte di stagione. É dunque più che comprensibile che in casa Milan il clima sia teso, non sereno. Dopo tutto, se anche i leader dello spogliatoio assumono certi comportamenti, non si può pensare che la restante parte della rosa possa garantire serenità in campo. E al di là di ciò, come dicevamo, ad azione corrisponde reazione e una conseguenza per il difensore britannico c’è già stata: sarà, con ogni probabilità, assente dalla formazione titolare nella partita contro l’Udinese. Una ribellione fuori luogo che porterà Tomori verso la panchina. In settimana, l’obiettivo rimarrà lavorare e riconquistare la fiducia di Fonseca, con cui ha avuto un confronto a Milanello per un rapporto preciso, chiaro e limpido da questo momento in poi.