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Milan, Leao: 'Non dimenticherò mai lo scudetto, voglio rivivere quei momenti'
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MILANO - "Milano è una bella città, per il clima e per il cibo. Puoi fare la spesa come a casa. Impari molte cose vivendo all'estero, se rimani nella tua zona di comfort non cresci. Non mi sento più un bambino, penso di essere diventato un uomo".
INIZI - "Vivevo con mio padre, lui farebbe qualsiasi cosa per me. Mi diceva sempre di avere pazienza e che sarebbe arrivato il mio momento.
LAVORO - "Il calcio per me è tutto, all'inizio era un sogno: volevo diventare un professionista di questo sport. Mi sembra ancora una follia..."
MODA - "Ho preso la passione della moda da mio padre, indossa sempre bei vestiti. Ora sto cercando di indossare cose che non ho mai indossato prima. Sono aperto a collaborare con chiunque".
SCUDETTO - "La piazza era piena di tifosi rossoneri. Non dimenticherò mai quando siamo andati in Piazza Duomo dopo aver vinto lo Scudetto, è stato incredibile e voglio riviverlo il prima possibile".
PASSATO - "Il Milan aveva giocatori fantastici in passato, sto cercando di raggiungere quel livello. E' difficile, ma penso di essere sulla strada giusta. La nostra sala trofei mi ispira e mi motiva molto a diventare un giocatore migliore e a creare qualcosa di meraviglioso per i nostri tifosi. Quando vieni qui vedi cosa ha fatto questo club in passato. Voglio vedere i nostri tifosi festeggiare ogni stagione".
VINCERE - "Lo scudetto è stato il momento più bello della mia carriera. Lo volevo da tanto tempo, e come me tutti i tifosi del Milan. Vincerlo nuovamente dopo 12 anni è un sogno che è diventato realtà".
SQUADRA - "Sono un buon amico dei miei compagni. Usciamo insieme, l'atmosfera nello spogliatoio è bellissima. Ci divertiamo assieme, penso che siamo un gruppo molto unito".
STADIO - "Non c'è niente di meglio che giocare in casa, soprattutto in un posto come San Siro. E' difficile esprimerlo a parole, non credo che la sensazione che provo possa essere descritta con una sola parola. I tifosi sono fantastici, spero non cambino mai perché ne abbiamo bisogno".