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  • Milan, Leao è un pensiero fisso del Barcellona. Perché la strategia di Fonseca funziona

    Milan, Leao è un pensiero fisso del Barcellona. Perché la strategia di Fonseca funziona

    • Andrea Distaso
    A Barcellona è tornato l'entusiasmo dei tempi migliori. Il primato in classifica in Liga, l'ottima partenza in Champions League e il gioco spettacolare mostrato dal nuovo allenatore Hansi Flick – capace di rivitalizzare diversi elementi della vecchia guardia, Koundé, Raphinha e Lewandowski su tutti, e valorizzare i migliori talenti della Masìa – hanno restituito gioia e fervore a tutto l'ambiente. Sentimenti rafforzati, con uno sguardo al futuro, dalla recente notizia dell'accordo di sponsorizzazione da 2 miliardi di euro complessivi fino al 2038 con Nike, che restituisce competitività economica al club blaugrana. E offre rinnovate possibilità in sede di mercato. Dove uno dei giocatori seguiti con maggiore interesse per il futuro resta l'asso del Milan Rafael Leao.

    I DETTAGLI DEL MAXI ACCORDO CON NIKE


    Dalle pagine del Mundo Deportivo di oggi viene rilanciato il nome del calciatore portoghese, tornato a brillare, sia in rossonero che in nazionale, nelle ultime settimane e legato da tempo alle dinamiche del Barcellona in virtù del profondo legame tra la formazione catalana e Jorge Mendes, il primo agente di Leao nonché l'uomo che ha attualmente in mano il mandato a venderlo all'estero nonostante la procura sia nelle mani di un avvocato di fiducia del padre del giocatore. A Barcellona sono convinti che il numero 10 milanista sia l'alternativa più autorevole a Nico Williams, il grande sogno di mercato della passata estate, che ha tuttavia preferito consolidare il suo rapporto con l'Athletic Bilbao piuttosto che trasferirsi in Catalunya dall'amico Lamine Yamal. In Leao il presidente Laporta e il direttore sportivo Deco vedono il potenziale per diventare un top assoluto nel ruolo e da parte di Mendes hanno registrato l'interesse a valutare un trasferimento. Leao è sotto contratto col Milan fino a giugno 2028, percepisce un ingaggio di 7 milioni di euro netti a stagione e la sua valutazione di mercato è molto importante, partendo dalla clausola rescissoria di 175 milioni di euro.

    LEAO DA' SPETTACOLO COL PORTOGALLO

    Dalla Spagna viene riproposta l'idea che Leao possa considerare un addio alla squadra rossonera anche in virtù del suo rapporto non idilliaco con l'allenatore Paulo Fonseca, rapporto che in realtà – stando alle recenti dichiarazioni dal ritiro della nazionale portoghese dell'attaccante – è decisamente migliorato nell'ultimo periodo. Allo stesso tempo, Leao – che è appena diventato padre di due gemelli – ha ribadito il suo profondo legame col Milan e con l'Italia, allontanando quindi l'ipotesi di una partenza a stretto giro di posta. “Milano è casa, l'Italia è il posto perfetto per me. Qui sono cresciuto come uomo e come calciatore”. E ancora: “Stare al Milan mi piace molto. Sono contento di quello che ho fatto nelle ultime due partite (Real Madrid e Cagliari, ndr), ma nel complesso le cose stanno andando bene. Certo, possono andare meglio, perché voglio fare grandi cose col Milan e la nazionale”.

    DAL PORTOGALLO: "RAFA E' TRA I MIGLIORI AL MONDO"

    In tutti questi ragionamenti e riflessioni si inserisce l'attualità, che riporta al campionato e alla supersfida contro la Juventus di sabato 23 novembre. Una partita nella quale Leao è desideroso di lasciare il segno e confermare la crescita fisica e di rendimento mostrata nelle ultime uscite. Una crescita che passa anche dal progressivo cambio di posizione in campo e di compiti che Fonseca gli sta affidando, nel tentativo di avere un Milan più pericoloso e incisivo sotto porta e non dipendente dalle soluzioni del solo centravanti o dello scatenato Pulisic di questa prima parte dell'annata. Un Leao sempre più centrale, meno esterno a tutta fascia e più seconda punta, per migliorare quelle statistiche in zona gol che, fino alla doppietta di Cagliari, lo aveva lasciato fermo per diverse settimane all'unica rete realizzata alla terza di campionato contro la Lazio. L'idea del tecnico portoghese è che Rafa possa rendere al meglio in una posizione più ibrida, ma soprattutto più nel vivo del gioco, portando avanti nel frattempo quei miglioramenti richiesti ad un calciatore del suo potenziale sul piano della precisione delle conclusioni e dell'attacco alla porta. Quelli che sono stati sempre il suo tallone d'Achille ma che evidentemente non hanno spento la corte sempre più pressante del Barcellona.

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    Savatar
    Savatar

    Vi prego, basta con questa foto, continuate a usarla, ho gli incubi la notte. È uno che ride semp...

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