Milan, le ultime sulla panchina di Fonseca: suggestione Mancini
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Ufficiosamente il Milan non fa filtrare novità imminente in merito al futuro di Paulo Fonseca, dopo il deludente 0-0 casalingo contro il Genoa nell'ultimo turno di campionato, che ha fatto precipitare i rossoneri a -14 dalla vetta della classifica e a -8 dal quarto posto, ma che ha soprattutto scatenato la contestazione a tutti i livelli del tifo organizzato. Informalmente, il club di via Aldo Rossi fa trapelare fiducia totale sull'operato dell'allenatore portoghese, fiducia ribadita anche davanti a microfoni e telecamere da Zlatan Ibrahimovic, che ha avallato pure la scelta di Fonseca di escludere Theo Hernandez dall'ultima partita. Eppure, come abbiamo scritto su calciomercato.com, la posizione dell'ex tecnico del Lille potrebbe cambiare qualora venerdì, nell'anticipo della 17esima giornata contro l'Hellas Verona, il Milan dovesse incappare in un altro risultato negativo.
MILAN, CONTESTAZIONE TOTALE CONTRO GIOCATORI E CLUB
La distanza siderale dalle posizioni di vertice e il rischio, dopo quattro partecipazioni consecutive, di fallire l'accesso alla nuova ricca Champions League sono argomenti che vengono tenuti in considerazione nelle valutazioni circa il suo operato. A distanza di quattro mesi dall'inizio della stagione, il Milan continua ad avere un andamento molto incostante, alternando prestazioni di livello come quelle nel derby o in casa del Real Madrid a clamorosi passi indietro, come il pareggio per 3-3 a Cagliari o l'inquietante prestazione contro la Stella Rossa. Continua a preoccupare la tenuta del reparto difensivo, che spesso e volentieri concede gol banali ed evitabili, così come il rendimento di alcuni singoli di spicco. Dopo il periodo di crisi di Rafael Leao, adesso è il turno di Theo Hernandez.
CHE FINE HA FATTO GERRY CARDINALE?
Paulo Fonseca ha sottoscritto un accordo di durata triennale coi rossoneri, fino a giugno 2027, e percepisce un ingaggio di 2,5 milioni di euro netti. Nel corso di questa stagione, già in occasione delle pause per gli impegni delle nazionali di settembre ed ottobre, i rumors sulla posizione dell'allenatore portoghese sono stati numerosi. Nonostante le smentite del caso, la dirigenza del Milan ha valutato e sondato principalmente piste italiane, per evitare di incorrere in difficoltà di adattamento che un altro tecnico proveniente dall'estero potesse creare.
FONSECA DI NUOVO SOTTO OSSERVAZIONE
In tal senso, un nome emerso su tutti gli altri è quello di Maurizio Sarri. Ancora svincolato dopo le dimissioni da allenatore della Lazio rassegnate ormai lo scorso 13 marzo, è ancora in attesa di una chiamata per un progetto che lo convinca al 100%. Ha scartato alcune soluzioni in arrivo da campionati stranieri e l'ipotesi Milan lo affascinerebbe e non poco, avendo già sfiorato i rossoneri nell'estate 2015. Molto meno concreto, per quanto l'accostamento possa risultare suggestivo, il profilo di Massimiliano Allegri: l'allenatore livornese è ai box dopo la burrascosa conclusione del rapporto con la Juventus al termine della passata stagione. Anche nelle ultime settimane il suo nome è stato collegato soprattutto a quelle squadre alla ricerca di un nuovo tecnico tra l'immediato e giugno, West Ham (dove Lopetegui rimane in bilico dopo il pari contro il Bournemouth) e Roma per il dopo Ranieri su tutte.
IBRAHIMOVIC SI SCHIERA CON FONSECA
Infine, nelle ultime ore ha iniziato a circolare un'altra idea piuttosto curiosa e affascinante attorno alla panchina del Milan: parliamo di Roberto Mancini, esonerato dall'Arabia Saudita lo scorso 25 ottobre e impaziente di trovare una nuova sfida e una nuova squadra. Anche per l'ex ct della Nazionale, campione d'Europa nel 2021, gli accostamenti più frequenti nei mesi scorsi sono stati quelli con la Roma, prima che la scelta dei Friedkin cadesse su Ranieri. Lo stesso Mancini non ha smentito del tutto il contatto, ammettendo al tempo stesso come non fosse stata raggiunta un'intesa sulle condizioni contrattuali. Mancini è un profilo di grande esperienza internazionale e dal curriculum importante, un nome di spessore che, se pensato in chiave Milan, significherebbe la volontà di RedBird di ricorrere ad una soluzione d'emergenza al posto di Fonseca per uscire dallo stato di crisi del club rossonero.
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MILAN, CONTESTAZIONE TOTALE CONTRO GIOCATORI E CLUB
La distanza siderale dalle posizioni di vertice e il rischio, dopo quattro partecipazioni consecutive, di fallire l'accesso alla nuova ricca Champions League sono argomenti che vengono tenuti in considerazione nelle valutazioni circa il suo operato. A distanza di quattro mesi dall'inizio della stagione, il Milan continua ad avere un andamento molto incostante, alternando prestazioni di livello come quelle nel derby o in casa del Real Madrid a clamorosi passi indietro, come il pareggio per 3-3 a Cagliari o l'inquietante prestazione contro la Stella Rossa. Continua a preoccupare la tenuta del reparto difensivo, che spesso e volentieri concede gol banali ed evitabili, così come il rendimento di alcuni singoli di spicco. Dopo il periodo di crisi di Rafael Leao, adesso è il turno di Theo Hernandez.
CHE FINE HA FATTO GERRY CARDINALE?
Paulo Fonseca ha sottoscritto un accordo di durata triennale coi rossoneri, fino a giugno 2027, e percepisce un ingaggio di 2,5 milioni di euro netti. Nel corso di questa stagione, già in occasione delle pause per gli impegni delle nazionali di settembre ed ottobre, i rumors sulla posizione dell'allenatore portoghese sono stati numerosi. Nonostante le smentite del caso, la dirigenza del Milan ha valutato e sondato principalmente piste italiane, per evitare di incorrere in difficoltà di adattamento che un altro tecnico proveniente dall'estero potesse creare.
FONSECA DI NUOVO SOTTO OSSERVAZIONE
In tal senso, un nome emerso su tutti gli altri è quello di Maurizio Sarri. Ancora svincolato dopo le dimissioni da allenatore della Lazio rassegnate ormai lo scorso 13 marzo, è ancora in attesa di una chiamata per un progetto che lo convinca al 100%. Ha scartato alcune soluzioni in arrivo da campionati stranieri e l'ipotesi Milan lo affascinerebbe e non poco, avendo già sfiorato i rossoneri nell'estate 2015. Molto meno concreto, per quanto l'accostamento possa risultare suggestivo, il profilo di Massimiliano Allegri: l'allenatore livornese è ai box dopo la burrascosa conclusione del rapporto con la Juventus al termine della passata stagione. Anche nelle ultime settimane il suo nome è stato collegato soprattutto a quelle squadre alla ricerca di un nuovo tecnico tra l'immediato e giugno, West Ham (dove Lopetegui rimane in bilico dopo il pari contro il Bournemouth) e Roma per il dopo Ranieri su tutte.
IBRAHIMOVIC SI SCHIERA CON FONSECA
Infine, nelle ultime ore ha iniziato a circolare un'altra idea piuttosto curiosa e affascinante attorno alla panchina del Milan: parliamo di Roberto Mancini, esonerato dall'Arabia Saudita lo scorso 25 ottobre e impaziente di trovare una nuova sfida e una nuova squadra. Anche per l'ex ct della Nazionale, campione d'Europa nel 2021, gli accostamenti più frequenti nei mesi scorsi sono stati quelli con la Roma, prima che la scelta dei Friedkin cadesse su Ranieri. Lo stesso Mancini non ha smentito del tutto il contatto, ammettendo al tempo stesso come non fosse stata raggiunta un'intesa sulle condizioni contrattuali. Mancini è un profilo di grande esperienza internazionale e dal curriculum importante, un nome di spessore che, se pensato in chiave Milan, significherebbe la volontà di RedBird di ricorrere ad una soluzione d'emergenza al posto di Fonseca per uscire dallo stato di crisi del club rossonero.
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Commenti
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Ci vuole un Sarri o un Conte che è già andato