AFP/Getty Images
Milan-Lazio non è ancora finita: i cori contro Kessie e Bakayoko e il 'non sento' del quarto uomo Giacomelli
Sono trascorsi ormai 4 giorni dalla partita che ha sancito la qualificazione della Lazio alla finale di Coppa Italia e la crisi del Milan di Gattuso, ma caratterizzato soprattutto dal deprecabile comportamento dei tifosi biancocelesti e dai loro cori e ululati di stampo razzista indirizzati a Kessie e Bakayoko. Eppure le polemiche non si placano, per il comportamento degli ufficiali di gara, di ispettori federali e di Lega e del responsabile dell'ordine pubblico a San Siro, tutti sordi di fronte a quello che avveniva sugli spalti.
Una brutta vicenda che si arricchisce di ulteriori particolari, quelli rivelati da La Repubblica e che ha come protagonista il quarto uomo Giacomelli. Invitato dal team manager (ed ex arbitro) del Milan Andrea Romeo a prestare attenzione alle frasi scandite dagli ultras della Lazio, il collaboratore di Mazzoleni si è limitato a un semplice "non sento". Una presa di posizione che, messa assieme a quelli degli altri attori coinvolti, renderà complicata una sanzione da parte della Procura Federale nei confronti del club capitolino per il comportamento di parte dei suoi sostenitori.
Una brutta vicenda che si arricchisce di ulteriori particolari, quelli rivelati da La Repubblica e che ha come protagonista il quarto uomo Giacomelli. Invitato dal team manager (ed ex arbitro) del Milan Andrea Romeo a prestare attenzione alle frasi scandite dagli ultras della Lazio, il collaboratore di Mazzoleni si è limitato a un semplice "non sento". Una presa di posizione che, messa assieme a quelli degli altri attori coinvolti, renderà complicata una sanzione da parte della Procura Federale nei confronti del club capitolino per il comportamento di parte dei suoi sostenitori.