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    Milan, Lapadula si racconta: 'Ho visto tanti amici mollare, io ci ho sempre creduto'

    Milan, Lapadula si racconta: 'Ho visto tanti amici mollare, io ci ho sempre creduto'

    Gianluca Lapadula è un uno che non molla mai, che ha superato con tenacia tanti ostacoli nella sua carriera. Dai campi in terra battuta al Milan, l'attaccante si è raccontato al sito redbull.com: "Negli anni ho visto tanti compagni cambiare strada perché non riuscivano a pagarsi un affitto fuori casa o non arrivavano a fine mese. Io sono sempre stato positivo, il mio cuore ci ha sempre creduto anche quando ero rimasto l’unico. Forse era giusto passare tutto quello che ho passato per capire cosa significa arrivare in alto. Non è che entro in campo e rincorro tutti solo ora perché sono al Milan. Lo facevo nella Serie A slovena al Nova Gorica, lo facevo a San Marino in C1, lo facevo a Teramo, a Pescara». L’istinto è ciò che c’è dietro la maggior parte delle sue giocate: «È l’emozione che crea il gesto tecnico. La giocata la fai o la sbagli, ma è sempre una conseguenza di quello che provo. Per esempio il gol che ho fatto l’anno scorso a Cesena è un gran gesto tecnico, ma è arrivato dal cuore. Ho avuto momenti in cui mi sono detto: “Ma chi me lo fa fare?”. Mi ricordo una sequenza incredibile: arrivo agli Allievi nazionali del Treviso e il Treviso fallisce. Vado in C2 a Vercelli e l’anno dopo fallisce, poi vado all’Ivrea e fallisce, poi all’Atletico Roma in C1 che fallisce, l’anno dopo vado a Ravenna e fallisce anche il Ravenna. In un anno ho dovuto superare due fallimenti. Milan? Io qui ho sempre il sorriso perché non mi manca niente: non devo più preoccuparmi dello stipendio o delle cure. Do più valore a tutto dopo che ho visto le mancanze che ci sono da altre parti".

     

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