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Milan, la partita con Mendes per Leao si gioca anche sulla clausola: cosa può succedere
La clausola rescissoria. A questa il Milan si è aggrappato e continua ad aggrapparsi per respingere gli assalti - destinati ad essere sempre più insistiti ed insistenti - per il pezzo pregiato della propria collezione. Rafael Leao sta confermando di partita in partita di essere un progetto di campione sempre più in ascesa e, anche in serate complicate come la doppia sfida col Chelsea, ha dimostrato di possedere lo spessore tecnico per confrontarsi su palcoscenici più importanti. E il numero delle pretendenti sta aumentando di pari passo con la crescita del portoghese, finito ancora di più nel mirino del Paris Saint-Germain dopo l'esplosione del caso Mbappé oltre a rimanere un pallino di Chelsea e Manchester City.
LA CLAUSOLA DELLA DISCORDIA - Paolo Maldini e Ricky Massara hanno tenuto botta lo scorso agosto di fronte ai ripetuti assalti dall'Inghilterra facendo leva su quei 150 milioni di euro, che rappresentano oggi l'assicurazione sulla vita ma che, con l'approssimarsi della scadenza del contratto attualmente in essere (giugno 2024), rischia di rappresentare un valore fine a se stesso. Ne è convinto anche Jorge Mendes, il potente agente che continua a seguire gli interessi di Leao e che aveva manifestato le perplessità più grandi nell'estate 2019, quando fu Zvone Boban a spingere per inserire la clausola, avendo intravisto con largo anticipo il grande potenziale del numero 17 rossonero. E proprio di questo aspetto tutt'altro che secondario il Milan e il procuratore del ragazzo si troveranno a discutere nei prossimi appuntamenti in agenda.
LA TRATTATIVA - La volontà di Maldini e Massara è piuttosto chiara, di fare uno sforzo economico per adeguare l'ingaggio di Leao - che oggi percepisce appena 1,5 milioni di euro netti - al livello dei giocatori più pagati in rosa e, anzi, di farne il nuovo primatista della formazione campione d'Italia. Attraverso i bonus si cercherà di avvicinare il più possibile la richiesta che ha raggiunto quota 7 milioni di Mendes, che dal canto suo proverà ad ottenere una concessione sul delicato tema della clausola. Provando a spuntare uno sconto nell'ordine dei 20-30 milioni e avere così una valutazione di mercato più rispondente alla realtà: capace da un lato di attirare l'interesse concreto di sempre più top club per il suo assistito e di tutelare ampiamente il Milan dall'altro di fronte alla prospettiva di perdere il suo gioiello.
LA CLAUSOLA DELLA DISCORDIA - Paolo Maldini e Ricky Massara hanno tenuto botta lo scorso agosto di fronte ai ripetuti assalti dall'Inghilterra facendo leva su quei 150 milioni di euro, che rappresentano oggi l'assicurazione sulla vita ma che, con l'approssimarsi della scadenza del contratto attualmente in essere (giugno 2024), rischia di rappresentare un valore fine a se stesso. Ne è convinto anche Jorge Mendes, il potente agente che continua a seguire gli interessi di Leao e che aveva manifestato le perplessità più grandi nell'estate 2019, quando fu Zvone Boban a spingere per inserire la clausola, avendo intravisto con largo anticipo il grande potenziale del numero 17 rossonero. E proprio di questo aspetto tutt'altro che secondario il Milan e il procuratore del ragazzo si troveranno a discutere nei prossimi appuntamenti in agenda.
LA TRATTATIVA - La volontà di Maldini e Massara è piuttosto chiara, di fare uno sforzo economico per adeguare l'ingaggio di Leao - che oggi percepisce appena 1,5 milioni di euro netti - al livello dei giocatori più pagati in rosa e, anzi, di farne il nuovo primatista della formazione campione d'Italia. Attraverso i bonus si cercherà di avvicinare il più possibile la richiesta che ha raggiunto quota 7 milioni di Mendes, che dal canto suo proverà ad ottenere una concessione sul delicato tema della clausola. Provando a spuntare uno sconto nell'ordine dei 20-30 milioni e avere così una valutazione di mercato più rispondente alla realtà: capace da un lato di attirare l'interesse concreto di sempre più top club per il suo assistito e di tutelare ampiamente il Milan dall'altro di fronte alla prospettiva di perdere il suo gioiello.