Alla fine la montagna ha partorito il Nocerino. Altro che Mister X, colpo last minute e top player in grado di portare il Milan a lottare per l'Europa. 

Con tutto il rispetto per l'ex mediano del Palermo, arrivato a prezzo di saldo (1 milione di euro, sicuramente meno del suo valore reale), ai rossoneri serviva ben altro per fare il salto di qualità.

 

Stavolta però la ditta Raiola non ha prodotto nessun miracolo. Circostanze di mercato ed esigenze di cassa non l'hanno permesso. Aquilani e Nocerino sono buoni giocatori, ma al Milan non serviva la quantità, piuttosto la qualità. E quella per dare l'assalto alla coppa delle grandi orecchie manca ancora, soprattutto in mezzo al campo.

 

Il Milan non aveva i galloni del favorito per la Champions a maggio, figuriamoci oggi. Mentre Barcellona (Fabregas e Sanchez), Manchester United (Young e De Gea), Real Madrid (Sahin e Coentrao), Manchester City (Aguero e Nasri), Bayern Monaco (Neuer), Chelsea (Mata) hanno investito molto sul mercato, i rossoneri si sono limitati a colpi di basso cabotaggio. Ottimi affari, intendiamoci, soprattutto per il rapporto qualità-prezzo. Ma troppo poco per competere ad altissimo livello. Basterà per superare almeno gli ottavi, dove peralto il Milan rischia seriamente di presentarsi con i gradi di seconda arrivata nel gruppo dell'invincibile Barça?