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    Milan giovane, i meriti di Montella

    Milan giovane, i meriti di Montella

    • Daniele Longo
    La partita di ieri con la Lazio ha lasciato sensazioni positive sul Milan. Piace eccome la nuova linea che sta cercando di portare avanti il suo tecnico Montella: largo ai giovani, questa volta non solo uno slogan da lanciare in pasto ai tifosi. L’undici che ha iniziato la gara con i biancocelesti era composto da ben sei under 23: un classe 1999 come Donnarumma, un ottimo Calabria classe 1996, Romagnoli che è del 1995, Niang del '94, Suso del '93 e infine il ‘veterano’ De Sciglio che è nato nel 1992. Senza dimenticare Locatelli che ha solo 18 anni ma ha scalzato, di fatto, anche Pasalic nelle gerarchie del centrocampo. In estate diversi club inglesi hanno provato ad avvicinarsi al regista di Lecco: è il caso di  Arsenal e Leicester  che però hanno trovato una stenua opposizione da parte del club rossonero.

    UNO SPECIALE PRIMATO – In attesa di ridurre il gap con le prime tre della classe, il Milan può consolarsi con un primato condiviso con il Bologna: secondo uno studio del CIES, Il Centro Internazionale di studio sullo sport, è la più giovane formazione della serie A con un’età media di 25,8. Montella è entrato nel mondo rossonero senza squilli di trombe, cercando di mantenere sempre equilibrio nelle valutazioni tecniche. Gli era stato promesso un esterno come il Papu Gomez, un difensore come Musacchio e un centrocampista di qualità davanti alla difesa. Alla fine sono arrivate solo delle mezzali, chiudendo un mercato al di sotto di quelle che erano le aspettative. Nessuna polemica sterile ma lavoro sul campo, cercando di valorizzare i tanti giocatori cresciuti nel settore giovanile.  E’ chiaro che puntando solo sui giovani, difficilmente si otterranno risultati immediati, il caso dell’Arsenal insegna.E' un progetto che però affascina, che ha un suo senso logico. In questo anno di transizione verso la chiusura dell’epoca Berlusconi  può rivelarsi produttiva la volontà di trovare un’ossatura di questo tipo, in attesa che i cinesi possano rinforzare la rosa con elementi di provata esperienza e caratura internazionale.


     

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