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    Milan, Torriani show: i dubbi di Moncada, il futuro può cambiare

    Milan, Torriani show: i dubbi di Moncada, il futuro può cambiare

    • Daniele Longo
    Tra le tantissime sorprese arrivate dalla tournée americana del Milan quella di  Torriani raggiunge certamente il gradino più alto del podio. Cresciuto nel club rossonero, ha fatto tutta la trafila fino alla Primavera, nel 2022 ha svolto il suo primo ritiro estivo con i “grandi” ed è già stato già convocato in Serie A (Milan-Genoa, 4 maggio scorso), Lorenzo ha saputo cogliere l’attimo come lui stesso ha spiegato a MilanTv: "Il mister mi ha dato una grande occasione. Penso di averla sfruttata in maniera quasi perfetta, no? Anche se c'è molto da migliorare. I rigori alla fine, sono una roulette no? Quindi una volta può andare bene, magari un'altra volta può andare male. Stavolta è andata bene per fortuna".

    CHE SCALATA- Torriani è l’ultimo dei baby talenti sbocciati dall’ottimo settore giovanile del Milan. I colori rossoneri li ha tatuati sulla pelle, nato nell’hinterland milanese il 32 gennaio del 2005, anche se poteva essere dell’Inter come ha raccontato papà Massimo a gianlucadimarzio.com: “Non aveva ancora compiuto i sette anni e giocava in porta al Città di Cologno. In un torneo a Concorezzo un osservatore dell’Inter lo notò e si presentò all’allenatore e a noi. La sua società, però, era affiliata al Milan: ci hanno detto di andare al Vismara a provare, è piaciuto e abbiamo capito che era l’ambiente giusto per lui: a otto anni ha firmato il suo primo tesseramento e oggi siamo ancora qui, più di dieci anni dopo. Fuori dal campo è il mio piccolo, ma quando va in campo si trasforma, mi sembra più responsabile, più grande. Sportiello l’ha preso sotto la sua ala ultimamente”. Lorenzo ha una personalità enorme ma chissà cosa gli sarà passato per la testa in quei 19 secondi prima di intercettare il rigore decisivo del giovane blaugrana Faye. I due anni in panchina, l’ultimo senza mai vedere il campo con Abate, il ruolo di terzo portiere a guardare gli altri giocare, le volte che davanti allo specchio si motivava a non arrendersi mai. Il calcio sfugge a ogni ragionamento razionale, a volte come cantava Vasco è tutto un equilibrio sopra alla follia. Torriani nel giro di pochi mesi passerà da terzo portiere in Primavera a secondo in prima squadra, grazie a Fonseca: "Posso dirne solo grandi cose, non ho parole per lui. Marco Sportiello si è fatto male in hotel, Torriani ha giocato con grande personalità e coraggio. E' troppo presto ma non ho dubbi che abbiamo un portiere per il futuro. Questo portiere avrà un grande futuro". Una vera e propria investitura che fa il paio con gli elogi di un certo Carlo Ancelotti nella conferenza post amichevole con il Real Madrid. 

    COSA CAMBIA SUL MERCATO- Sarà forse un caso ma da quando Torriani ha raccolto tre prestazioni super nelle amichevoli americane il Milan ha rallentato le operazioni di ricerca di un nuovo secondo portiere. La trattativa per Scuffet vive una fase di stallo perché Moncada e Furlani ritengono troppo alta la quota da 500 mila euro per il prestito del portiere friulano. Il club rossonero ora riflette se intervenire o meno sul mercato con la scoperta di un talento che tanto piace a Fonseca. Un parere importante sarà chiesto anche a Maignan una volta che la squadra sarà rientrata a Milanello. L’idea iniziale era quella di inserire Torriani in prima squadra come terzo portiere con Raveyre, Nava e Mastrantonio nel Milan Futuro. Ora le carte possono essere rimescolate, Torriani ha instillato più di un dubbio nella testa di Moncada. Un piacevolissimo dubbio a tinte rossonere. 

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