Milan, la crisi parte da lontano: quante scelte sbagliate negli anni!
AntonioM scrive:
E' tempo di bilanci in casa Milan. Profondo rosso, società allo sbando, confusione totale. Il risultato emerso dall'ultimo CdA è un totalizzarsi inesorabile di anni e anni di gestione pessima, poco oculata, andata avanti solo grazie alle vittorie che hanno mascherato ciò che sotto c'era di marcio. La Milano calcistica non esiste più, per lo meno non ai livelli cui ha abituato tutti, avversari e tifosi.
Il vanto di presidenti e dirigenti di essere in alto era la facciata di ciò che avveniva dietro le quinte, con debiti accumulati al punto che ora in assemblea si chiedono le teste dell'amministratore delegato Adriano Galliani e del presidente Berlusconi.
Ma andiamo a ritroso di 5 anni.
2011: Il Milan spezza l'egemonia dei cugini interisti e vince il campionato di Serie A. E' il primo anno di Allegri che vince subito anche grazie a Zlatan Ibrahimovic, Thiago Silva e ai senatori Gattuso, Inzaghi, Zambrotta e Nesta. Se sul campo ci sono risultati soddisfacenti, il 31 dicembre 2011 si riunisce la dirigenza per fare un sunto finanziario-economico.
ll bilancio consolidato di A.C. Milan S.p.A. recita che il patrimonio netto consolidato era ancora una volta negativo per 77,1 milioni. Nel 2010 era negativo per 96,7 milioni e nel 2009 per 71,9 milioni.
Ai fini del Financial Fair Play il patrimonio netto negativo è un segnale di criticità. L’indebitamento finanziario netto, pari a 290,8 milioni, supera il valore della produzione.
In aggiunta a tutto ciò il bilancio consolidato sottolinea il record storico raggiunto per il costo del personale, pari a 206,5 milioni di euro!!! La cifra più alta nella storia del Milan e la seconda nella storia della serie A, subito dietro i 234 milioni dell’Inter del 2010. Sarà un caso che ora le milanesi si ritrovano a lottare per un posto in Europa League dopo queste vittorie? Forse no.
Nello stesso giorno, emerse che il costo del personale risultava aumentato di 13,7 milioni (+7,1%), con un’incidenza sul valore della produzione del 77,4%, dati che evidenziavano delle criticità in termini di Financial Fair Play. Per il Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato di A.C. Milan il problema era quello di “contenere i costi senza perdere in competitività sportiva. Se si abbassano gli stipendi senza che lo facciano i competitori si perdono posizioni”. Così recitò e così fece.
Personale strapagato, stipendi alti e via così.
2012: Testa a testa Juve-Milan fino alla fine e vittoria della Juve. Rinascita completata con Agnelli alla presidenza, Nedved braccio destro, Marotta e Paratici che rivoluzionano, Conte in panchina, Del Piero e Buffon senatori di un gruppo che non mollò mai la presa e effetto Stadium decisivo. Rivoluzione nata dal 2008 con la progettazione dello stadio e gli inizi dei lavori di abbattimento dell'ex Delle Alpi. Nuovo assetto economico-finanziario e nasce la nuova Juve.
Il Milan non riesce a mascherare il buco presente e rivoluziona tutto. Nessun contratto pluriennale per gli over 30 e via tutti i senatori facendo respirare le casse rossonere: via Nesta, Zambrotta, Inzaghi, Seedorf, Gattuso più i due colossi Ibrahimovic e Thiago Silva.
Il Milan perde lo scudetto, perde i campioni e perde ancora di più alla fine dell'anno. Al 31/12 il bilancio consolidato recita una perdita di...CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE E PER COMMENTARE
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