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Milan, la crescita di Leao è anche difensiva. La risposta a chi diceva: 'Non può giocare con Theo'
A TUTTA FASCIA - Rispetto al passato, lo ha sottolineato più volte anche lo stesso Pioli nelle varie conferenze stampa, Rafael Leao è cresciuto e maturato molto, scende in campo con una testa diversa più concentrata e vogliosa di lasciare il segno. E se dal punto di vista offensivo le sue giocate sono sotto gli occhi di tutti, c'è un dato che è in crescita ed emerge analizzando le heatmap delle ultime partite come quella contro il Torino. Leao è diventato un esterno a tutta fascia, bravo sì in ripartenza, ma anche pronto a soffrire nei ripiegamenti difensivi.
DA BLINDARE - L'anno scorso, infatti, il leit motif in sede di formazione e che lo vedeva spesso e volentieri relegato in panchina in favore di Ante Rebic, sottolineava il fatto che il croato forniva più copertura per le sgroppate di Theo Hernandez cosa che Leao, invece, tendenzialmente non faceva. Quest'anno il canovaccio sembra indirizzato verso un ulteriore passo avanti anche da questo punto di vista. Leao con Theo può giocare senza sbilanciare l'assetto della squadra. Forse anche per questo, e non solo per il rendimento offensivo, il Milan ha iniziato a pensare al rinnovo del suo contratto in scadenza il 30 giugno 2024. Questo Leao è da blindare, sperando che il rientro di Rebic e Brahim Diaz possa anche concedergli qualche attimo di riposo in un'annata finora senza soste.
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