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Pioli: 'Felice degli acquisti, sanno come vincere. Non c'è un solo modulo, è il mio Milan più forte. Il rientro di Ibra...'
Alla vigilia di Sampdoria-Milan, Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa, spiegando: "Sono molto contento dei giocatori nuovi arrivati, Mike, Olivier, Ballo-Touré ed Alessandro. Giocatori che hanno vinto e hanno avuto esperienze importanti. Sanno come si vince, come comportarsi ed allenarsi, si sono inseriti subito bene nel gruppo. Ho ritrovato un gruppo motivato e volenteroso di lavorare bene, hanno fatto il necessario per presentarsi al meglio per domani".
SULLA CONTINUITA' - "E' un vantaggio che dobbiamo sfruttare e portare in campo, ma nel calcio moderno non si può avere un solo modo di stare in campo. Il nostro obiettivo è avere più vantaggio rispetto agli avversari e sfruttare le caratteristiche dei giocatori. Non sono vincolato a nessun sistema di gioco, ma ai nostri principi. Possiamo prenderci rischi, vogliamo giocare un calcio veloce, con tanti giocatori sopra la palla. Richiede grande sforzo e grande spirito di squadra. Dobbiamo confermarci a grandi livelli".
SE E' IL SUO MILAN PIU' FORTE - "Credo di sì, ho trovato Tonali e Leao più consapevoli e maturi, più forti. Ci manca ancora qualcosa, Zlatan e Franck sono fuori, Bennacer è un po' in ritardo, Florenzi è arrivato l'altro ieri. Ma credo che il gruppo, a completa disposizione, è forte. Vogliamo vincere tutte le partite: se uniamo ambizione e umiltà possiamo fare davvero bene. E poi avremo la Champions, il palcoscenico che abbiamo voluto con tutte le nostre forze, proveremo ad essere protagonisti".
SU GIROUD - "Olivier è un grande professionista, una persona di alto livello e di spessore, un calciatore intelligente. Sa dove muoversi, fa giocare bene la squadra, sa concludere e appoggiare, oltre che attaccare l'area di rigore. Ha voglia di apprendere, lavorare e stare insieme agli altri. Abbiamo fatto amichevoli di alto livello, trovando avversari di livelli. Può giocare bene da punta, con un trequartista o con un altro attaccante a fianco".
SU TONALI - "Esame di maturità? Mi aspetterò questa domanda per tutto il campionato. Tutti noi dobbiamo superare esami ogni 3 giorni, non è questione di Sandro. Sono convinto di allenare una squadra forte, con giocatori di qualità. Mi aspetto prestazioni da centrocampista completo, ha qualità fisica che in pochi hanno, ha una grande gamba e si muove meglio. Si prende più responsabilità anche nelle giocate più difficili, deve continuare su questa strada. Il tanto lavoro dell'anno scorso gli è servito per crescere, quest'anno dimostrerà le sue qualità. Ma resta un giocatore giovane che andrà incontro a difficoltà ed errori".
SU DONNARUMMA - "L'8 luglio ho ringraziato tutti i giocatori che ci hanno aiutato a fare una grande stagione, tra cui Gigio. Di Mike (Maignan, ndr) sono contentissimo, ha grandi qualità ed è molto curioso. A volte è diffidente, ma una diffidenza che serve. Sono molto molto contento di come vive le partite".
SULLA SAMPDORIA - "E' una squadra che difende molto bene, ha già una bella identità. Ha qualità davanti, ripartono molto bene e sono pericolosi sulle palle inattive. E' un debutto complicato, ma noi stiamo bene e vogliamo cominciare bene".
SU IBRA - "Fisicamente sta meglio, sta forzando ma non ha ancora ripreso a lavorare con la squadra. La prossima settimana raggiungerà i picchi di lavoro, specie con la palla, poi durante la sosta potrebbe rientrare. Il suo ruolo è lo stesso, è quello del leader carismatico e tecnico. E' un punto di riferimento importantissimo, ha grande motivazione e mentalmente sta molto bene. Sa che può essere determinante per se stesso e per la squadra. Non vede l'ora di allenarsi con i suoi compagni".
SUL NUOVO MILAN - "Dovrà essere un Milan padrone di se stesso, sempre dentro la partita anche nelle gare difficile. Dovrà avere identità e fisionomia di una squadra forte che sa di poter vincere le partite soffrendo. Tatticamente dipende, i dirigenti sono attivi e il mercato non è ancora finito. Abbiamo un'identità di gioco che ci permette di spostare le pedine. Siamo una squadra forte, siamo cresciuti tanto a livello mentale. Ma già da domani le parole dovranno tramutarsi in pratica. Credo nel lavoro fatto di entusiasmo ed idee, già l'anno scorso ci ha dato la possibilità di superare momenti difficili".
SU CALHANOGLU - "Non cerchiamo un centrocampista simile, ma cerchiamo di migliorare la squadra. I dirigenti sono attivi, il club è molto presente. Se ci sarà la possibilità di migliorare la squadra i dirigenti si faranno trovare pronti. Abbiamo già giocatori di qualità, specie nel reparto offensivo".
SU KESSIE - "E' stata un'estate particolare. Ha fatto vacanza, poi si è sposato, poi le Olimpiadi. Poi gli abbiamo dato una settimana di riposo, è tornato, ha fatto i test fisici ed erano i migliori. Poi si è fermato. Rinnovo? Credo ci sia la volontà di proseguire insieme da entrambe le parti, stanno dialogando. Vedo un giocatore motivato".
SUL RISCHIO DI AVERE LA ROSA INCOMPLETA - "I commenti finali andranno fatti il 31 agosto, io devo stare concentrato su domani".
SULLA GRIGLIA SCUDETTO - "Domanda difficilissima. Sono 7 squadre che possono vincere lo scudetto, penso e credo ci sia più equilibrio dell'anno scorso. L'anno scorso solo l'Inter si è staccata un po', soprattutto grazie all'uscita dalla Champions. Chi ha vinto è sempre la favorita, resta l'Inter. La Juve è forte, il Napoli fortissimo. E poi noi, l'Atalanta, Roma e Lazio. E' un campionato complicato, saranno scontri difficili".
SULLA FASCIA DA CAPITANO - "Il capitano è Alessio. Se capiterà che non dovesse giocare, si sceglierà in base agli anni di appartenenza. Non credo che sia così importante chi porta la fascia, ma avere giocatori responsabili, uniti e con passione. Tutto questo c'è, ecco perché sono positivo".
SULLE SENSAZIONI - "Sono emozionato, l'inizio dà sempre emozioni. So che siamo in un grande club, con grandi aspettative. E' un orgoglio indossare questi colori, sono molto sicuro del nostro lavoro e molto convinto della nostra qualità. I tifosi ci daranno ancor di più la carica".
SUL MERCATO A CENTROCAMPO - "Fosse per me, il mercato doveva finire ieri. Ripeto: se ci sarà l'occasione di migliorare la squadra, lo faremo. Ma il 31 saremo sicuramente competitivi, è inevitabile che sarà così".
SULLA CONDIZIONE FISICO-ATLETICA - "A parte l'imprevisto di Franck, che può capitare, abbiamo fatto tutto ciò che avevamo programmato. Non abbiamo fatto tantissime amichevoli, ma perché volevamo lavorare su altre situazioni. La squadra ha dimostrato di stare già in buone condizioni, non sarà subito al 100% ma vale per tutti. E saremo pronti anche per giocare ogni 3 giorni".
SULLE IDEE - "I ragazzi sanno su cosa stiamo lavorando, cambiamo spesso il tipo di posizione e di finalizzazione. Tutto è sempre un cantiere aperto, ci devono sempre essere nuove idee per tenere vivi, pronti e stimolati i giocatori. Il mio lavoro va in quella direzione".
SUL CHIEVO - "Un dispiacere enorme, ho vissuto quella realtà. Era una cosa eccezionale pensare che un quartiere avesse prodotto un risultato sportivo così incredibile, venendo condotto con familiarità e passione".
SULLA CONTINUITA' - "E' un vantaggio che dobbiamo sfruttare e portare in campo, ma nel calcio moderno non si può avere un solo modo di stare in campo. Il nostro obiettivo è avere più vantaggio rispetto agli avversari e sfruttare le caratteristiche dei giocatori. Non sono vincolato a nessun sistema di gioco, ma ai nostri principi. Possiamo prenderci rischi, vogliamo giocare un calcio veloce, con tanti giocatori sopra la palla. Richiede grande sforzo e grande spirito di squadra. Dobbiamo confermarci a grandi livelli".
SE E' IL SUO MILAN PIU' FORTE - "Credo di sì, ho trovato Tonali e Leao più consapevoli e maturi, più forti. Ci manca ancora qualcosa, Zlatan e Franck sono fuori, Bennacer è un po' in ritardo, Florenzi è arrivato l'altro ieri. Ma credo che il gruppo, a completa disposizione, è forte. Vogliamo vincere tutte le partite: se uniamo ambizione e umiltà possiamo fare davvero bene. E poi avremo la Champions, il palcoscenico che abbiamo voluto con tutte le nostre forze, proveremo ad essere protagonisti".
SU GIROUD - "Olivier è un grande professionista, una persona di alto livello e di spessore, un calciatore intelligente. Sa dove muoversi, fa giocare bene la squadra, sa concludere e appoggiare, oltre che attaccare l'area di rigore. Ha voglia di apprendere, lavorare e stare insieme agli altri. Abbiamo fatto amichevoli di alto livello, trovando avversari di livelli. Può giocare bene da punta, con un trequartista o con un altro attaccante a fianco".
SU TONALI - "Esame di maturità? Mi aspetterò questa domanda per tutto il campionato. Tutti noi dobbiamo superare esami ogni 3 giorni, non è questione di Sandro. Sono convinto di allenare una squadra forte, con giocatori di qualità. Mi aspetto prestazioni da centrocampista completo, ha qualità fisica che in pochi hanno, ha una grande gamba e si muove meglio. Si prende più responsabilità anche nelle giocate più difficili, deve continuare su questa strada. Il tanto lavoro dell'anno scorso gli è servito per crescere, quest'anno dimostrerà le sue qualità. Ma resta un giocatore giovane che andrà incontro a difficoltà ed errori".
SU DONNARUMMA - "L'8 luglio ho ringraziato tutti i giocatori che ci hanno aiutato a fare una grande stagione, tra cui Gigio. Di Mike (Maignan, ndr) sono contentissimo, ha grandi qualità ed è molto curioso. A volte è diffidente, ma una diffidenza che serve. Sono molto molto contento di come vive le partite".
SULLA SAMPDORIA - "E' una squadra che difende molto bene, ha già una bella identità. Ha qualità davanti, ripartono molto bene e sono pericolosi sulle palle inattive. E' un debutto complicato, ma noi stiamo bene e vogliamo cominciare bene".
SU IBRA - "Fisicamente sta meglio, sta forzando ma non ha ancora ripreso a lavorare con la squadra. La prossima settimana raggiungerà i picchi di lavoro, specie con la palla, poi durante la sosta potrebbe rientrare. Il suo ruolo è lo stesso, è quello del leader carismatico e tecnico. E' un punto di riferimento importantissimo, ha grande motivazione e mentalmente sta molto bene. Sa che può essere determinante per se stesso e per la squadra. Non vede l'ora di allenarsi con i suoi compagni".
SUL NUOVO MILAN - "Dovrà essere un Milan padrone di se stesso, sempre dentro la partita anche nelle gare difficile. Dovrà avere identità e fisionomia di una squadra forte che sa di poter vincere le partite soffrendo. Tatticamente dipende, i dirigenti sono attivi e il mercato non è ancora finito. Abbiamo un'identità di gioco che ci permette di spostare le pedine. Siamo una squadra forte, siamo cresciuti tanto a livello mentale. Ma già da domani le parole dovranno tramutarsi in pratica. Credo nel lavoro fatto di entusiasmo ed idee, già l'anno scorso ci ha dato la possibilità di superare momenti difficili".
SU CALHANOGLU - "Non cerchiamo un centrocampista simile, ma cerchiamo di migliorare la squadra. I dirigenti sono attivi, il club è molto presente. Se ci sarà la possibilità di migliorare la squadra i dirigenti si faranno trovare pronti. Abbiamo già giocatori di qualità, specie nel reparto offensivo".
SU KESSIE - "E' stata un'estate particolare. Ha fatto vacanza, poi si è sposato, poi le Olimpiadi. Poi gli abbiamo dato una settimana di riposo, è tornato, ha fatto i test fisici ed erano i migliori. Poi si è fermato. Rinnovo? Credo ci sia la volontà di proseguire insieme da entrambe le parti, stanno dialogando. Vedo un giocatore motivato".
SUL RISCHIO DI AVERE LA ROSA INCOMPLETA - "I commenti finali andranno fatti il 31 agosto, io devo stare concentrato su domani".
SULLA GRIGLIA SCUDETTO - "Domanda difficilissima. Sono 7 squadre che possono vincere lo scudetto, penso e credo ci sia più equilibrio dell'anno scorso. L'anno scorso solo l'Inter si è staccata un po', soprattutto grazie all'uscita dalla Champions. Chi ha vinto è sempre la favorita, resta l'Inter. La Juve è forte, il Napoli fortissimo. E poi noi, l'Atalanta, Roma e Lazio. E' un campionato complicato, saranno scontri difficili".
SULLA FASCIA DA CAPITANO - "Il capitano è Alessio. Se capiterà che non dovesse giocare, si sceglierà in base agli anni di appartenenza. Non credo che sia così importante chi porta la fascia, ma avere giocatori responsabili, uniti e con passione. Tutto questo c'è, ecco perché sono positivo".
SULLE SENSAZIONI - "Sono emozionato, l'inizio dà sempre emozioni. So che siamo in un grande club, con grandi aspettative. E' un orgoglio indossare questi colori, sono molto sicuro del nostro lavoro e molto convinto della nostra qualità. I tifosi ci daranno ancor di più la carica".
SUL MERCATO A CENTROCAMPO - "Fosse per me, il mercato doveva finire ieri. Ripeto: se ci sarà l'occasione di migliorare la squadra, lo faremo. Ma il 31 saremo sicuramente competitivi, è inevitabile che sarà così".
SULLA CONDIZIONE FISICO-ATLETICA - "A parte l'imprevisto di Franck, che può capitare, abbiamo fatto tutto ciò che avevamo programmato. Non abbiamo fatto tantissime amichevoli, ma perché volevamo lavorare su altre situazioni. La squadra ha dimostrato di stare già in buone condizioni, non sarà subito al 100% ma vale per tutti. E saremo pronti anche per giocare ogni 3 giorni".
SULLE IDEE - "I ragazzi sanno su cosa stiamo lavorando, cambiamo spesso il tipo di posizione e di finalizzazione. Tutto è sempre un cantiere aperto, ci devono sempre essere nuove idee per tenere vivi, pronti e stimolati i giocatori. Il mio lavoro va in quella direzione".
SUL CHIEVO - "Un dispiacere enorme, ho vissuto quella realtà. Era una cosa eccezionale pensare che un quartiere avesse prodotto un risultato sportivo così incredibile, venendo condotto con familiarità e passione".