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Milan involuto: zero spunti a Torino, almeno col Bologna aveva meritato. Così si fa davvero dura per lo scudetto
UN TEMPO DI NIENTE - I primi 45' sono stati di una povertà assoluta. Se qualcuno aveva visto tre ore prima Manchester City-Liverpool si sarà reso conto, una volta di più, della distanza fra il nostro campionato e quello inglese: appartengono a mondi diversi. Era come se dopo un tuffo alle Maldive dovessi farne uno nel Po. Eppure in campo c’era una delle tre squadre che puntano allo scudetto, ma il Milan in 45' è stato capace di concludere solo tre volte, due fuori, una nello specchio (sinistro di Calabria, respinta di Berisha). Molti errori, poca tecnica, tanta corsa, ma spesso a vuoto. Il Milan aveva un solo duello in cui insistere, quello di Leao contro Zima, la velocità del portoghese doveva essere sfruttata meglio e di più. Nelle altre zone del campo, povertà assoluta. Saelemaekers a destra ha chiesto un rigore che non c’era proprio, fine dei suoi meriti; Brahim Diaz al centro zero spunti; Giroud davanti mai una palla giocabile; qualche sgroppata di Hernandez, un buon controllo di Tonali, fine del Milan. Il Torino giocava col suo orgoglio, concedendo poco o niente. Nel primo tempo dei granata una sola occasione, con un tiro finale sbagliato da Ricci. La squadra di Juric si è appiccicata a quella di Pioli e le ha tolto respiro e iniziativa. Su tutti, come spesso è successo in questa stagione, quel gigante di Bremer.
SAELEMAEKERS TREQUARTISTA - Il Toro ha iniziato meglio la ripresa e Maignan ha fatto la prima grande parata su un destro violento e preciso di Vojvoda all’incrocio dei pali. Per il Milan, solo le fiammate di Leao, così Pioli dopo 10' ha tolto l’inutile Brahim Diaz per mettere Messias e spostare Saelemaekers al centro del trio che doveva rifinire alle spalle di Giroud. All’allenatore serviva un’idea per uscire dal blocco di questa partita sporca, involuta e improduttiva, ma le sue mosse non hanno modificato il corso della gara. Il Toro ha rischiato davvero solo quando Singo, che stava duellando a tutto gas con Hernandez, ha spinta il francese in area granata: per Doveri niente rigore, ma i dubbi restano.
RITMO AUMENTATO - Dopo un’ora di partita, la squadra di Pioli ha cercato di alzare il ritmo, Juric se n’è accorto e ha sistemato con giudizio la parte destra del Toro con Izzo al posto di Zima (continuamente in difficoltà su Leao) e Ola Aina per Singo. Un minuto dopo i cambi, la vera palla-gol della partita è capitata a Belotti, anzi, se l’è creata da solo, con un fantastico “sombrero” su Tomori che poi è riuscito a deviare in angolo il tiro del Gallo. Il Torino è uscito bene dalla pressione del Milan puntando sulla forza di Pobega e gli attacchi di Ola Aina. In contropiede Belotti ha avuto un’altra buona occasione, ma è arrivato stremato in fondo all’azione e il suo sinistro si è spento sull’esterno della rete. Juric lo ha tolto per mettere il giovane Pellegri. Poco prima però l’occasione era stata del Milan con Tonali, parata di Berisha. Le squadre si sono allungate, lo spazio è aumentato, il Toro rispondeva colpo su colpo al Milan, tantoché dei suoi 14 tiri totali ben 12 sono arrivati in questo secondo tempo. Poteva essere decisivo lo spunto di Pellegri che nell’uno contro uno ha bruciato Tomori, ma anche stavolta tiro centrale e parata di Maignan. Poco, pochissimo Milan. Per l’orgoglio, complimenti al Toro che, pur non avendo niente da chiedere al campionato, ha giocato una partita seria.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Torino-Milan 0-0
Torino (3-4-2-1): Berisha; Zima (18’ s.t. Izzo), Bremer, Rodriguez; Singo (18’ s.t. Aina), Lukic, Ricci, Vojvoda (39’ s.t. Buongiorno); Pobega (39’ s.t. Seck), Brekalo; Belotti (31’ s.t. Pellegri). All. Juric.
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori (42’ s.t. Gabbia), Theo Hernandez; Tonali (37’ s.t. Krunic), Kessie; Saelemaekers, Diaz (10’ s.t. Messias), Leao; Giroud. All. Pioli.
Arbitro: Doveri di Roma
Ammoniti: 14’ p.t. Lukic (T), 18’ p.t. Tomori (M), 30’ p.t. Pobega (T), 36’ p.t. Kalulu (M), 16’ s.t. Juric (T)