"Per ora non c'è nulla, ma questo non significa che non ci sarà qualcosa in futuro". Interpellato sull'interesse per Alessio Cerci, Adriano Galliani ripete le stesse parole pronunciate dal presidente dell'Atletico Madrid, Enrique Cerezo, per commentare le voci di mercato sul possibile ritorno di Fernando Torres. Per l'ala ex granata è in corso un derby, visto che il giocatore piace molto anche all'Inter, come ammesso da mister Roberto Mancini: "Cerci è forte e importante, mi pare voglia tornare in Italia. Possibilità di agganciarlo? Ci siamo dietro da tempo: diciamo alte, ma lo diciamo piano". 

IBRA, CHE STORIA - La sfida sul mercato tra Galliani e Mancini (il quale litigò col dirigente rossonero già da calciatore) iniziò nel 2004, quando l'allenatore si sarebbe portato volentieri all'Inter il difensore olandese Japp Stam, che invece passò dalla Lazio al Milan. Due anni dopo i nerazzurri si presero una grande rivincita battendo sul tempo i rossoneri per acquistare l'attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic dalla Juventus, retrocessa in Serie B per lo scandalo di Calciopoli nel 2006. 

DA SUAZO A BONAVENTURA - Nel calciomercato estivo del 2007 scoppiò il caso Suazo: il 19 giugno, attraverso un comunicato ufficiale, il Milan annunciò l'accordo per l'attaccante hondureno del Cagliari, il quale però non firmò il contratto e preferì rispettare la parola già data all'Inter, che lo acquistò il 26 giugno per 13 milioni di euro. Nel gennaio del 2011 il Mancio portò al Manchester City l'attaccante bosniaco Edin Dzeko, a lungo inseguito da Galliani, che un anno dopo vide sfumare sul più bello il possibile arrivo dell'argentino Carlos Tevez per 'colpa' della mancata cessione di Pato al Psg. Il Milan si aggiudicò Thiago Silva, El Shaarawy e Bonaventura, perdendo D'Ambrosio, il terzino nerazzurro che oggi chiama il suo ex compagno di squadra ai tempi del Torino: "Se lasci Madrid ti aspetto all'Inter". Ma alla fine Cerci ha detto si al Milan. Per chiudere il cerchio.