Milan in tv, Salvini ospite di Berlusconi: 'Ictus? Fake news messe in giro da babbei'
A meno di colpi di scena, domenica ad Arcore arriverà Matteo Salvini. Se non subentreranno cambi d’agenda, il leader della Lega si materializzerà in tempo per il calcio d’inizio di Cagliari-Milan. Si cenerà in soggiorno e la scenografia non sarà troppo distante da quella fantozzianamente scandita dal frittatone di cipolle. Subito dopo, o durante, Salvini e Berlusconi, assieme ad Antonio Tajani e forse a Giancarlo Giorgetti, appunteranno su un foglietto una specie di nuovo contratto sul futuro del centrodestra.
Quello che FI ha da offrire va ben oltre il via libera a Marcello Foa alla Rai. C’è dell’altro. Le continue tempeste nella maggioranza, dove l’ala movimentista può creare in Parlamento diversi problemi a Di Maio, potrebbero rendere necessario "un atteggiamento più responsabile" degli azzurri durante la legge di Stabilità. Atteggiamento che, sempre se l’accordo si trova, FI metterebbe in campo — ovviamente — soltanto sui provvedimenti che stavano nel programma di centrodestra. "Sempre meglio dell’ostruzionismo, no?", ragiona a voce alta un berlusconiano di alto profilo.
In cambio, i forzisti chiedono una riconferma piena dell’alleanza di centrodestra. Due candidati governatori regionali a loro (Abruzzo e Piemonte), due alla Lega (Basilicata e Sardegna). Le voci sulla corsa del leghista Bellachioma in Abruzzo? "Vediamo che succede. Di certo, tra noi e la Lega, il clima è che siamo tornati d’amore e d’accordo", scandisce il deputato pescarese Antonio Martino.
Restano sullo sfondo le voci sulle condizioni di salute di Berlusconi, che hanno fatto preoccupare i suoi. L’altra sera, quando in Rete è venuta fuori la bufala dell’ictus, "mi stava prendendo un colpo — ha raccontato agli amici Tajani —. Ma come, mi son detto, l’ho sentito mezz’ora fa e mo’ ci ha l’ictus? Era una ca..ata". Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier, dice al Corriere della Sera: "Di uno che ha avuto un intervento a cuore aperto, visti i continui controlli, si sa tutto. Ecco, sapendo tutto, posso dire che non ho niente di cui preoccuparmi se non una cosa. Vorrei che Berlusconi dormisse di più. Ma lui, che caratterialmente è uno che morde il freno, non ne vuole sapere. Di queste voci messe in giro da babbei mi disturba una cosa su tutte: ma vi pare che di uno monitorato da un centro di eccellenza come il San Raffaele possano sfuggirci le condizioni cliniche?". Poi Zangrillo fa una pausa e sorride: "Babbei…".