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Milan imbattibile a prezzi stracciati: 15 milioni scarsi per sognare lo scudetto
STRUTTURA ALL'INGLESE- Il Milan ha una struttura all'inglese: in cima alla piramide c'è il board Elliott, subito sotto Ivan Gazidis con il suo fidato Hendrik Almstadt, poi arriva l'area tecnica con l'affiatata coppia formata da Paolo Maldini e Frederic Massara e infine l'area scouting capitanata da Geoffrey Moncada. Tutti lavorano in concerto su vari livelli per soddisfare le richieste di Stefano Pioli, il quale ha guadagnato più potere decisionale dopo il rinnovo. Anche se, per natura, resta un tecnico 'aziendalista'. Il Milan non sarà il club più veloce sul mercato, ma è molto attento su tutte le operazioni. Onde evitare di commettere gli errori fatti con Gonzalo Higuain, Mattia Caldara e Lucas Paquetà.
MASSIMA RESA, MINIMO SFORZO- Se da un lato il fondo Elliott si è fatto trovare pronto sul rinnovo di Zlatan Ibrahimovic e sull'offensiva per Sandro Tonali, dall'altro non si può dire che sia stata stanziata una cifra straordinaria sul mercato. Hanno influito certamente i mancati ricavi per colpa del Covid, ma la sensazione è che sia cambiata la visione progettuale del club. Che ha capito che le competenze tecniche e strategiche di Frederic Massara e Paolo Maldini possono valorizzare al massimo le decisioni atte a potenziare la squadra. Basti pensare che Brahim ha già deciso due partite, Dalot si è fatto trovare pronto alla prima chiamata e Hauge ha fatto vedere, in Europa League, che il potenziale è ottimo e i margini di miglioramento enormi. A fronte di un investimento di soli 14,5 milioni (10 per il prestito di Tonali e 4,5 per Hauge) il Milan si ritrova primo in classifica e con otto vittorie consecutive da quando è iniziata la stagione. Certo, siamo solo all'inizio e arriveranno i momenti di difficoltà, ma questo Milan sogna lo scudetto nonostante abbia speso meno della metà di Juventus, Inter e Napoli. Massima resa con il minimo sforzo...