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Milanmania: Dalot, Brahim e Hauge, in Scozia sboccia il 'nuovo Milan'. E se Tonali cresce ancora...
La testa è già alla Roma. I Ragazzi di Stefano Pioli intanto intraprendono il cammino europeo, che sarà lungo e periglioso, con una franca vittoria sul Celtic. Un successo che conferma i grandi numeri del Milan. Ventunesimo risultato utile consecutivo, decima partita dove segna almeno due reti. Per tornare a una striscia così positiva in fatto di marcature si deve andare indietro di 56 anni, quando i rossoneri allenati da Liedholm e Viani compiono la stessa impresa dalla quinta giornata, vittoria sulla Lazio per 2-1 (11 ottobre 1964), alla quattordicesima, col successo all’Olimpico sulla Roma sempre per 2-1 (27 dicembre 1964). Battere questo record non sarà certo facile contro un diretto avversario come la Roma, lunedì sera a San Siro, ma il Milan oggi è una squadra dalle forti convinzioni, dalla alta auto-stima, dalla infinita fiducia dei propri mezzi e dal grande rispetto verso gli avversari.
La partita di coppa ha aperto il cuore ai tifosi però anche sotto un altro aspetto. E’ sempre stata opinione generale che il Milan avesse una rosa inferiore, sia sul piano qualitativo ma soprattutto quantitativo, rispetto alle rivali più accreditate. Invece il match al Celtic Park ha mostrato un’altra bella faccia del Milan, quella di una rosa dai tanti petali giovani e profumati. Pioli ha messo in campo tre nuovi giocatori più Tonali, che, se continuassero nella loro crescita, potrebbero risultare determinanti nel futuro cammino verso i più alti traguardi. Diogo Dalot, nazionale Under 21 nel suo Paese, ha fatto capire perché sia fra i giovani preferiti da Josè Mourinho. Il portoghese ha giocato una partita intelligente, bravo a capire innanzitutto i movimenti dei compagni, senza voli pindarici, ma giocando con grande concretezza e umiltà pronto a aiutare l’azione offensiva, ma soprattutto attento a non creare buchi in difesa.
In attacco si è mosso bene Brahim Diaz, realizzando la sua seconda rete in maglia rossonera. Bellissimo il suo controllo di piede e fredda e precisa la conclusione. Ha capito che il suo gioco deve essere sfrondato da dribbling superflui, ma solo utili per puntare verso la porta con tiri immediati o per mettere in condizione i compagni di chiudere l’azione con conclusioni pericolose. Buona notizia per lo spagnolo. Ibrahimovic sembra aver trovato già una buona intesa con il ventunenne talento di Malaga. Devo confessare che abbia particolarmente gioito per la rete di Jens Petter Hauge, un attaccante dalla splendide potenzialità. Lo conoscevo già prima che arrivasse al Milan, del resto come i dirigenti rossoneri, che con un blitz vincente in pochi giorni hanno acquistato questo altro prospetto di formidabile bomber. Velocità, freddezza, fiuto del gol, il Vichingo potrebbe essere la sorpresa più lieta di questa stagione.
Molto attesa era la prova di Sandro Tonali, che a causa dei problemi fisici accusati la scorsa estate non ha ancora raggiunto i suoi livelli. Importante però vederlo crescere, partita dopo partita. Crescere come condizione fisica ma soprattutto in fiducia e sicurezza. Avere accanto Stefano Pioli è una fortuna per il ventenne centrocampista rossonero. La serenità, la calma e l’esperienza dell’allenatoremilanista saranno fondamentali nell’aiutarlo a diventare un campione.
La partita di coppa ha aperto il cuore ai tifosi però anche sotto un altro aspetto. E’ sempre stata opinione generale che il Milan avesse una rosa inferiore, sia sul piano qualitativo ma soprattutto quantitativo, rispetto alle rivali più accreditate. Invece il match al Celtic Park ha mostrato un’altra bella faccia del Milan, quella di una rosa dai tanti petali giovani e profumati. Pioli ha messo in campo tre nuovi giocatori più Tonali, che, se continuassero nella loro crescita, potrebbero risultare determinanti nel futuro cammino verso i più alti traguardi. Diogo Dalot, nazionale Under 21 nel suo Paese, ha fatto capire perché sia fra i giovani preferiti da Josè Mourinho. Il portoghese ha giocato una partita intelligente, bravo a capire innanzitutto i movimenti dei compagni, senza voli pindarici, ma giocando con grande concretezza e umiltà pronto a aiutare l’azione offensiva, ma soprattutto attento a non creare buchi in difesa.
In attacco si è mosso bene Brahim Diaz, realizzando la sua seconda rete in maglia rossonera. Bellissimo il suo controllo di piede e fredda e precisa la conclusione. Ha capito che il suo gioco deve essere sfrondato da dribbling superflui, ma solo utili per puntare verso la porta con tiri immediati o per mettere in condizione i compagni di chiudere l’azione con conclusioni pericolose. Buona notizia per lo spagnolo. Ibrahimovic sembra aver trovato già una buona intesa con il ventunenne talento di Malaga. Devo confessare che abbia particolarmente gioito per la rete di Jens Petter Hauge, un attaccante dalla splendide potenzialità. Lo conoscevo già prima che arrivasse al Milan, del resto come i dirigenti rossoneri, che con un blitz vincente in pochi giorni hanno acquistato questo altro prospetto di formidabile bomber. Velocità, freddezza, fiuto del gol, il Vichingo potrebbe essere la sorpresa più lieta di questa stagione.
Molto attesa era la prova di Sandro Tonali, che a causa dei problemi fisici accusati la scorsa estate non ha ancora raggiunto i suoi livelli. Importante però vederlo crescere, partita dopo partita. Crescere come condizione fisica ma soprattutto in fiducia e sicurezza. Avere accanto Stefano Pioli è una fortuna per il ventenne centrocampista rossonero. La serenità, la calma e l’esperienza dell’allenatoremilanista saranno fondamentali nell’aiutarlo a diventare un campione.