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Milan, i voti di CM: Donnarumma è una stella, Cerci è perso
Donnarumma 6,5: la luce in una notte molto buia per il Milan. Nonostante le pressioni della vigilia il portierone sedicenne, sì ha solo 16 anni, dimostra tutta la propria personalità e mostra qualche numero del suo repertorio soprattutto nella ripresa, negando all'Inter il raddoppio; incolpevole sul gol di Kondogbia. Le spalle sono larghe, lui non si nasconde.
De Sciglio 5,5: soffre meno dei compagni di reparto perchè dalla sua parte l'Inter spinge meno, tanti errori in appoggio: serve più grinta in campo, la stessa che esibisce con indosso la maglia dell'Italia (dal 62' Abate 5,5: si limita al compitino, lontani i tempi in cui divorava gli avversari sulla corsia di destra).
Mexes 5: si addormenta come i compagni sull'inserimento centrale di Kondogbia, ancora non è al top della condizione e si vede. Difficile prendersi una maglia da titolare contro il Sassuolo (dal 62' Zapata 5,5: soffre meno del francese, ma non dà tranquillità al reparto).
Romagnoli 5,5: partecipa con Antonelli e Mexes al disastro sul gol di Kondogbia, diversi gli errori di disattenzione (dal 45' Ely 6: come Zapata, chiude bene su Rapaic lanciato a rete. Gioca più tranquillo, lasciandosi alle spalle gli errori contro il Napoli).
Antonelli 5: dalla sua parte sono sempre dolori, perde nettamente il duello con Biabiany (dal 45' Calabria 6,5: fa vedere all'esperto compagno tutto quello che dovrebbe fare un terzino. Copre con precisione e spinge con costanza, risorsa importantissima per Mihajlovic).
Poli 5,5: prestazione con più ombre che luci, aveva giocato meglio da terzino contro il Monza: più a suo agio sull'esterno, tifa per il passaggio al 4-4-2 (dal 62' Nocerino 5,5: grande grinta, ma il solo carattere non basta. Poco meglio di Poli, ma non è abbastanza per riprendersi una maglia da titolare).
de Jong 5: capitano, ha le chiavi del centrocampo: tante responsabilità, ma in campo si vede solo come recupera palloni, in fase di impostazione non velocizza mai la manovra del Milan e così il reparto ne risente e viene surclassato dai dirimpettai dell'Inter.
Bertolacci sv: lascia il campo per un problema al ginocchio sinistro (dal 14' Mauri 5,5: da centrale contro il Monza aveva dato il meglio di sè, entrato a fretto da mezzala offre qualche garanzia in meno. Prova più dei compagni a entrare nel vivo del gioco, l'infortunio di Bertolacci potrebbe aprire nuovi spazi per lui).
Cerci 4: inizia con impegno, poi il tracollo. I numeri della sua partita sono impietosi: 12 palloni persi su 16 toccati, il giocatore è in un momento di grande difficoltà tecnica e psicologica (dal 45' Suso 5: stizzito per non aver trovato grande spazio dall'inizio dell'anno non giustifica comunque le proprie rimostranze. Fa meglio di Cerci, ma ad oggi non è una grande impresa).
Luiz Adriano 4,5: qualche sponda, un appoggio per Poli e nulla più: impalpabile come riferimento centrale, perde tutti i duelli con Ranocchia e D'Ambrosio, anche quelli aerei (dal 45' Boateng 6,5: entra come falso nueve ma fa molto più del vero nove che rileva: calcia, lotta e si infuria per qualche buu di troppo dalle tribune. Cresce di partita in partita).
Honda 6: leggermente meglio dei compagni di reparto, nella ripresa cresce grazie anche all'aiuto di un ispirato Boateng e si rende pericoloso in paio di occasioni. Una buona prova per convincere Mihajlovoi a dargli una chance contro il Sassuolo (dall'80 Vido sv).
All. Mihajlovic 5: la lezione che gli impartisce il collega/amico Mancini è di quelle pesanti. La squadra nel primo tempo subisce preoccupantemente la manovra dell'Inter e nella ripresa non riesce a rimontare nonostante i nerazzurri giochino con quasi tutta la squadra Primavera.
FA