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Milan, i voti di CM: Alex monumentale, Montolivo e Kucka padroni del campo
Donnarumma 6,5: brividi sul retropassaggio di Alex, si riscatta con una super parata su Icardi, premiata dalla fortuna con Icardi che colpisce il palo.
Abate 6,5: ottima prestazione del terzino campano, che preferisce sacrificare la fase offensiva per coprire meglio. Lo fa alla grande.
Alex 7,5: semplicemente monumentale. Calamita tutti i cross in difesa e in attacco, torna indietro nel tempo sul gol: non tanto ai tempi di Hatley (coreografia profetica della Curva Sud), ma ai tempi del PSV e del Chelsea, quando la sua fisicità lo rendeva uno degli interpreti più invidiati d'Europa.
Romagnoli 6,5: meno sicuro del compagno di reparto, a tratti sembra accusare la pressione del match ma se la cava bene.
Antonelli 6: va spesso in difficoltà sulle iniziative di Perisic e Santon, non brilla.
Honda 6,5: il giapponese conferma di essere in un momento di forma eccezionale. Presente sia in attacco che in difesa, mette in area un cross perfetto per Alex (dall'88' Boateng sv).
Kucka 7,5: se Alex giganteggia nelle due aree di rigore, lui è padrone del resto del campo. Sovrasta i centrocampisti nerazzurri per atletismo e a tratti anche per qualità: la sua miglior partita al Milan.
Montolivo 7: qualcuno si ricorda i fischi di qualche settimana fa? Ora San Siro ha tutto un altro atteggiamento: applausi scroscianti per il capitano, che ancora una volta si esibisce in una prova maiuscola. Mole mostruosa di palloni recuperati, non sbaglia un pallone se non una verticalizzazione per Bacca nella ripresa: in una notte così, passa inosservata l'imprecisione.
Bonaventura 6: vorrebbe decidere da solo la partita, finisce per perdersi in se stesso e aiuta poco Antonelli. Prestazione comunque sufficiente.
Niang 7: il primo tempo è di sacrificio, nella ripresa si impone da protagonista. Un assist al bacio per Bacca, un gol voluto e cercato con rabbia. Al Leicester si stanno mangiando le mani (dal 79' Balotelli sv).
Bacca 6,5: il colombiano non si ferma più. Non è sempre nel vivo dell'azione, ma quando conta si fa sempre trovare pronto. Spazzati via i dubbi nati nelle settimane di appannamento, i numeri parlano per lui (dall'85' Bertolacci sv).
All. Mihajlovic 7,5: lezione servita all'amico/mentore/rivale Mancini. Il Milan gioca una partita di sacrificio ed è cinico come vuole l'allenatore quando ha l'occasione. I rossoneri hanno imparato a soffrire e a imporsi per personalità, portano a casa un derby dopo un anno e mezzo e c'è tanto merito dell'allenatore. Sotto gli occhi di Berlusconi, che non sempre lo ha supportato, e di Barbara che ha ridimensionato le sue ambizioni: bella rivincita per Mihajlovic.
Twitter: @Albri_Fede90