Milan, i veri tifosi non si fanno comprare dalla campagna acquisti
Cristiano Ruiu
Spesso ho sottolineato come l'entusiasmo sia il vero motore del nuovo Milan, la miglior cosa ricostruita dalla nuova società, ancor più della campagna acquisti e degli oltre 200 milioni di euro investiti. Per tutti questi motivi, infatti, il dato che mi ha colpito di più negli ultimi giorni è quello relativo agli abbonamenti. Quelle 31.000 tessere vendute finora sono certamente un importante passo avanti rispetto alla precedente stagione, oltre l'80% in più, ma non certo un grande successo visto il punto di partenza tra i peggiori di sempre e i tanto sbandierati 50.000 previsti. Credo che questo risultato sia tuttavia facilmente spiegabile, ovvero, la grande maggioranza dei Milanisti non è rappresentata da quel gruppo di invasati che popola i social network, quelli che si offendono a ogni voce fuori dal coro e che insultano chi non è allineato. Mi auguro quindi che questo dato apra finalmente gli occhi alla società e a chi ne fa parte, perché quella pancia del tifo non rappresenta il Milan e i Milanisti, ma solo la minoranza più rumorosa e becera. Questa non è chiaramente una critica a chi l’abbonamento l’ha fatto, ci mancherebbe, ma è un messaggio di coloro che NON l’hanno fatto. Quelli che senza pregiudizi o preconcetti semplicemente aspettano che sia il campo a dare i verdetti, senza farsi obnubilare dal tifo, o peggio farsi “comprare” dalla dispendiosa campagna acquisti. Questi sono i Milanisti che conosco e di cui sono orgoglioso di far parte.