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    Milan, i primi sprazzi di Dalot e la strategia per far crollare il muro dello United

    Milan, i primi sprazzi di Dalot e la strategia per far crollare il muro dello United

    • Andrea Distaso
    Nel Milan di coppa trascinato dalla classe dei '99, ha brillato per la prima volta sotto i riflettori di San Siro la stella di Diogo Dalot. Schierato da terzino sinistro per concedere un turno di riposo a Theo Hernandez, il portoghese ha fornito "di trivela" l'assist per il momentaneo 2-0 di Leao contro lo Sparta Praga e poi chiuso personalmente i conti con una conclusione mancina. I primi sprazzi di un talento che il prodotto del settore giovanile del Porto non è riuscito ad esprimere compiutamente nella sua avventura al Manchester United ma sul quale i rossoneri hanno investito con convinzione.

    SOFFIATO ALLA ROMA - Paolo Maldini e Ricky Massara sono convinti che Dalot abbia il potenziale per diventare un grande interprete nel ruolo di esterno difensivo, cercando di ripetere la scommessa vinta un anno con Hernandez. Battuta la concorrenza della Roma, i due dirigenti rossoneri hanno provato a convincere lo United ad inserire un'opzione di acquisto nel contratto di prestito annuale stipulato negli ultimi giorni di mercato, trovando tuttavia il netto rifiuto del club inglese. Acquistato due anni fa dal Porto per 22 milioni di euro su imbeccata di José Mourinho, nonostante i problemi fisici e di adattamento che hanno caratterizzato la sua prima parentesi in Premier League, il terzino portoghese gode di considerazione da parte dei Red Devils, che hanno deciso di porre il veto a una sua cessione a titolo definitivo.

    COME BRAHIM? - Il Milan spera in cuor suo di far cambiare idea a Solskjaer e ai propri dirigenti, sulla falsa riga della situazione di Brahim Diaz col Real Madrid e nel frattempo inizia a intravedere i primi segnali di un'operazione che potrebbe rivelarsi particolarmente azzeccata nel corso della stagione, avendo messo a disposizione di Pioli un'alternativa credibile a Theo sulla corsia mancina ma soprattutto aver innalzato il livello di competizione sulla fascia opposta, favorendo indirettamente il ritorno di Calabria a standard di rendimento importanti. In attesa di conferme contro avversari più probanti, i rossoneri scoprono, o per meglio dire riscoprono, Diogo Dalot. 

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