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    Milan, i numeri di Leao prima punta: l'ultimo gol a gennaio, per Pioli è solo un esterno e ora serve l'exploit Champions

    Milan, i numeri di Leao prima punta: l'ultimo gol a gennaio, per Pioli è solo un esterno e ora serve l'exploit Champions

    • Emanuele Tramacere
    "Rebic ad oggi è più no che sì. Vediamo domattina, gli altri stanno bene". Un'altra tegola è caduta sul Milan nella settimana chiave della stagione, quella che porterà, domani, alla sfida decisiva per l'accesso alla prossima edizione della Champions League in trasferta a Bergamo contro l'Atalanta. E dopo il forfait di Zlatan Ibrahimovic è sempre più lontana anche la presenza di Ante Rebic, con il peso dell'attacco che si reggerà, principalmente, sulle spalle di Rafael Leao che torna ancora una volta a ricoprire il ruolo di prima punta in una stagione in cui, fra molti alti e bassi, si è ritrovato spesso a ricoprire tutti i ruoli dell'attacco.

    IL CALO DOPO GENNAIO - Fino a gennaio, quando l'assenza di Ibrahimovic aveva condizionato le scelte di Pioli, i numeri di Leao da prima punta erano più che convincenti: 5 presenze, 434 minuti, 3 gol, 1 assist, 10 tiri. Poi il ritorno di Zlatan, la titolarità persa e l'infortunio muscolare di fine marzo che lo hanno e lo stanno condizionando al punto che da prima punta ha aggiunto anche altre 9 presenze (7 in campionato e 2 in coppa) però senza mai brillare con 0 gol e solo 1 assist.

    ULTIMA CHANCE - Domani contro l'Atalanta per Leao sarà l'ennesima chance che Pioli sarà costretto a concedergli in un ruolo in cui fatica a vederlo. Nel corso della stagione, infatti, l'allenatore rossonero si era già pronunciato a sfavore di un Leao prima punta: "Chi è più centravanti tra Rebic e Leao? Sono entrambi più esterni che prime punte, Rebic è più adatto". Paradossalmente, però, contro un'Atalanta che pressa alto, e lascia tanti spazi uno contro uno in verticale questa per Leao può essere davvero la partita adatta per far brillare tutto il suo potenziale. Per una Champions da conquistare per il Milan, ma anche un po' per se stesso, dato che il suo futuro a Milanello resta sotto osservazione.

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