LEAO OPPURE OKAFOR?
Ed è qui che cominciano i reali pensieri di Fonseca. Nessuna assenza da sopperire, anzi: le ali e la trequarti godono di opzioni di alto livello in vista della sfida al Napoli. Ma, dicevamo, senza Reijnders, Pulisic verrà dirottato da numero 10 in mezzo al campo – in versione sotto punta -, dando libertà di manovra e di azione a Samu Chukwueze sulla fascia destra – il nigeriano ha dimostrato di essere in forma, entrando nell’azione del 3-1 al Club Brugge, con un ottimo assist allo stesso olandese numero 14 – e, sul versante opposto, a… Ecco, è qui che nasce il dubbio maggiore: Leao oppure Okafor? Un dualismo inaspettato, ma che, allo stato attuale dei fatti, è più veritiero che mai. Lo svizzero ha davvero cambiato marcia: è il quinto giocatore della rosa del Milan nella classifica delle occasioni create e, nelle ultime due partite giocate contro Udinese e Bruges, ha dimostrato di stare benissimo sia fisicamente che mentalmente, a differenza del suo compagno di reparto, quel ragazzo con la 10 sulle spalle che sta vivendo un periodo di crisi profonda. Leao sta vivendo un momento molto complicato, è risaputo: segna poco (un solo gol in otto partite di campionato) e non aiuta la squadra come Fonseca si aspetta. Il tecnico, con le sue coraggiose scelte, ha già dimostrato che il Milan può vincere anche senza il suo fuoriclasse. Da qui, appunto, il dubbio: bastone o carota? Nuova occasione in un big match contro il Napoli o lasciare spazio a chi sta dimostrando di avere quella fame necessaria per giocare ed essere decisivo in un club come il Milan? Una scelta che verrà presa solo a ridosso della sfida alla formazione di Conte che, intanto, le sue ali titolari (Politano e Kvaratskhelia) le ha lasciate in panchina a riposare contro il Lecce.