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Milan, incontro fra Cardinale e Maldini: aria di tensione, nessuno scenario da escludere
I TEMI TRATTATI - I vertici del club hanno tirato le somme di una stagione che ha visto inevitabili picchi, come la semifinale di Champions raggiunta, cali importanti (la Supercoppa su tutti), ma anche l'obiettivo minimo, la qualificazione alla prossima edizione della coppa più importante a livello europeo, centrato con merito. Poi si è passati al mercato, ai prossimi prolungamenti contrattuali, come quello di Maignan ma non solo, che dovranno far seguito a quello di Leao, e infine alle prossime mosse in vista di un'estate torrida.
DIVERGENZE DI STRATEGIE - Non sono mancate le divergenze di opinioni strategiche fra Maldini e Cardinale, soprattutto per quello che riguarda la visione delle prossime mosse da portare a termine per confermare il club come competitivo per i vertici italiani ed europei, sull'autonomia del dirigente e sul budget da destinare al mercato.
VOLONTA' CHIARA - Divergenze che nelle grandi aziende, soprattutto fra proprietà e dirigenti, sono spesso la normalità e da cui è comunque emersa una volontà chiara: quella di trovare una sintesi fra gli obiettivi di RedBird e quelli dello staff tecnico e cercare di potenziare ancora di più il valore di questo Milan. Anche se, gli ultimi aggiornamenti che arrivano, ci portano ad un quadro di forte tensione tra la proprietà e l'area tecnica della dirigenza rossonera. Al momento, nessuna ipotesi (o clamoroso ribaltone) è da escludere.