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Milan, gli acquirenti arabi possono chiedere cambi dirigenziali: chi rischia?
Da Londra le ultime voci incalzanti riferiscono che, se il fondo Highbridge non dovesse rifinanziare entro fine anno il pesante debito di Yonghong Li sottolineato in rosso dall'Uefa (383 milioni con gli interessi, da restituire al fondo Elliott entro ottobre 2018), gli aspiranti acquirenti arabi del Milan, indirizzati per ora verso il rifinanziamento, potrebbero intanto chiedere un rinnovo dirigenziale. Al momento la pista Capello per l'area tecnica sembra tramontata. Il garbuglio sulle decisioni del Cda resta notevole: ogni cambio di management dovrebbe essere proposto da Li, ma con il via libera dei membri italiani, in primis Scaroni, il manager già presidente dell’Eni con Berlusconi premier. Intanto ieri Kakà si è ritirato dal calcio giocato, con annesse voci che lo vogliono dirigente del Milan, come da recente proposta di Fassone. In Cina l'ex Pallone d’oro è popolarissimo.