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Milan, Giampaolo: 'La pressione era davvero tanta. Bonaventura mi è piaciuto, Leao, Paquetá e Piatek...'
CAMBI - “Sarebbe ingeneroso dare il merito ai cambi, nei confronti di chi ha fatto il primo tempo. La pressione era tanta, la squadra è la più giovane, bisogna sapere gestire la pressione. I ragazzi non hanno mollato niente, avevo chiesto la miglior gara della vita per temperamento, non m importava di qualche gol o passaggio sbagliato. Sono convinto perché le partite siano di questo livello, ma aspetto la squadra più lucida dal punto di vista mentale”.
PAQUETÁ - “È un ottimo giocatore, ma ne ho tanti in mezzo al campo. Sono momenti, ci sono quelli di lucidità e quelli meno, mi è piaciuto perché è entrato bene, ci ha dato vigore, ma non condanno Calhanoglu. Parlo sempre di aspetti correttivi, ma lui e Leao sono entrati bene in partita”.
INTERVALLO - “Volevo la squadra uscisse a testa alta, mi sono preoccupato di questo”.
PIATEK - “Più Leao imprescindibile di Piatek? Sono attaccato a entrambi, hanno caratteristiche diverse, ma sono attaccato a tutti e due, il Milan ha bisogno di loro. Ognuno con le sue caratteristiche, ma non butto via nessuno. Il mio compito è di tenerli tutti vivi”.
SOFFERENZA - “Mi è piaciuto come abbiamo sofferto, poi che dobbiamo fare meglio, anche la sofferenza dev’essere più razionale”.
BONAVENTURA - “Oggi avevamo bisogno di personalità, di sapere gestire la partita. Sia leggerezza che esperienza, Jack mi è piaciuto molto, ha sensibilità, tratta la palla, ha tempi di gioco. Per noi è difficile giocare con tre attaccanti puri, serve equilibrio”.
SERENO - “Io sereno? Non siamo mai sereni noi (sorride, ndr)”.