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Milan Futuro, Bonera presenta il progetto: "Obiettivi e sinergia, input della società chiari a tutti"
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A guidare Milan Futuro sarà Daniele Bonera, già collaboratore di Stefano Pioli in prima squadra fino alla scorsa stagione, che a Milan TV spiega il progetto e racconta le proprie emozioni: tutte le sue dichiarazioni.
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IL PROGETTO MILAN FUTURO
"Questo progetto Milan Futuro mi è stato presentato con l'idea di formare giocatori e far sì che questi ragazzi crescano da un punto di vista umano e ovviamente calcistico. E che siano più vicini a quelle che sono le richieste della prima squadra. Questo è l'input princpale. Ovviamente attraverso i risultati positivi questo percorso sarà più o meno semplice. Avremo delle difficoltà, ma credo che siamo strutturati a partire dall'alto. Mi stanno dando tutti i mezzi per far sì che questo percorso sia il meno altalenante possibile. Siamo consapevoli che ci saranno difficoltà, ma queste devono darci forza e motivazioni".
SENSAZIONI
"Tantissimi stimoli, tanta emozione perché sarò responsabile diretto di questo progetto. Mi rende molto orgoglioso, perché avrò la grande responsabilità di far crescere i ragazzi e far sì che possano andare in prima squadra e affrontare in maniera un po' più preparata e più pronta rispetto a quello che offriva il campionato Primavera. Un campionato d'intermezzo che prepara i giovani, ma secondo me aveva uno scalino di differenza rispetto alle esigenze della prima squadra".
OBIETTIVO
"L'obiettivo è far crescere i ragazzi. Quando mi è stata prospettata questa idea l'ho accolta con grande orgoglio e credo che sia un passo fondamentale per una società come la nostra, ambiziosa. Milan Futuro sarà qualcosa di innovativo, ci sarà spazio in un futuro non lontano per entrare in questa categoria".
RESPONSABILITA'
"Sicuramente è una grande responsabilità, però è una cosa che sentivo di fare. Già a inizio stagione avevo comunicato che forse sarebbe stata la mia ultima stagione da collaboratore perché sentivo il desiderio di confrontarmi in maniera più diretta sulle responsabilità. Viene in un momento, in una situazione che mi vede in una zona che conosco, perché Milanello lo conosco bene. Spero di poter trasmettera ai ragazzi quei valori che mi hanno permesso di restare così tanto tempo al Milan".
VALORE AGGIUNTO
"E' aver vissuto questi ragazzi che sporadicamente si allenavano con noi e hanno avuto la possibilità di esordire. Di avere un rapporto con loro più confidenziale e conoscerli in quelle sfaccettature che un allenatore in prima non riesce ad avere. Spero che quello possa essere il vantaggio che posso avere con loro e la fiducia che loro possono avere in me".
IL MILAN
"Io vedevo il Milan da fuori, prima di arrivare, come un sogno. Quando sono arrivato ho capito perché un giocatore quando poi lasciava il Milan sapeva di lasciare qualcosa di magico. Senza fare nomi o chi mi ha lasciato cose, tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno lasciato cose, non solo nel Milan. Però credo che l'ambiente in cui sei ti forma in un certo modo, con dei valori. E credo che il Milan in questo sia speciale".
SINERGIA DALL'INIZIO
"Avere una sinergia, un gruppo squadra che non si ferma ai 20-25 della rosa della prima squadra ma che sia molto più ampia. La sinergia credo debba esserci dall'inizio e in questo supporto e input della società sono chiari al mister della prima squadra e a me. Dovremo essere bravi a far sì che una nuova realtà si integri con quella già esistente. E di conseguenza che i ragazzi si confronti con una categoria che è più su della Primavera".
SOGNO
"Io sono un sognatore. L'obiettivo è quello di far sì che tanti ragazzi che inizieranno con me a fine anno siano in prima squadra. E' il sogno mio e l'obiettivo della società: quindi le due cose si sposano".