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    Milan, Fonseca non molla Loftus-Cheek: cambiano gli allenatori, non il modo in cui lo si utilizza

    Milan, Fonseca non molla Loftus-Cheek: cambiano gli allenatori, non il modo in cui lo si utilizza

    • Simone Gervasio
    Il Milan opaco e balbettante di questo inizio di stagione ha tanti volti ma forse nessuno lo fotografa meglio di Ruben Loftus-Cheek. Titolare e in campo per tutti i 270’ delle prime tre di Serie A, l’inglese è stato tra i più sottotono tra i rossoneri, incagliati ancora nei bassifondi della classifica con 2 soli punti portati a casa su 9 disponibili.

    SECONDO ANNO - Nel suo primo anno in Italia, l’ex Chelsea aveva messo assieme cifre da record: 10 reti in 40 gare, doppia cifra che aveva raggiunto solo nel 2018/19 proprio a Londra, sotto la guida di Maurizio Sarri. Proprio l’allenatore tosco-campano ne ha parlato in questi giorni in un’intervista durante la quale si è detto ancora affezionato a lui, a quella mezzala fatta e finita, box to box, capace di portare fisicità, inserimenti e gol. Al Milan tutto ciò l’hanno visto a tratti: quando Loftus-Cheek è in forma, pochi sanno unire muscoli e tecnica in questo campionato. Troppo spesso però il centrocampista incappa in periodi no in cui il suo apporto cala e riesce ad incidere poco nell’andamento delle gare.

    CON FONSECA - Urge ritrovarlo e, dopo una prima stagione di apprendimento in Serie A, consegnargli sempre più responsabilità in una squadra che necessita di cambiare marcia. Ci sarà, Loftus-Cheek, in campo, da titolare, contro il Venezia, occasione ghiotta per smuovere la casella delle vittorie in campionato e prepararsi al meglio per il doppio impegno con Liverpool e Inter. Ci sarà nel ruolo in cui, per ora, Fonseca lo vede meglio: trequartista nel suo 4-2-3-1. È vero, i moduli sono solo indicazioni di facciata e parlano di come si parte nell’impostare il gioco, non di come si difende, o di come ci si mette poi in campo nelle varie fasi della gara. Specchietti per le allodole, insomma. Più che di numeri, sarebbe più opportuno parlare di caratteristiche dei giocatori e di come accentuarle, che si utilizzi lo stesso modulo di Pioli o quel 4-3-3- tanto acclamato dai tifosi.

    SEMPRE IN CAMPO - Che l’inglese non sia un rifinitore puramente inteso è chiaro: gli manca il tocco, l’assist smarcante, la giocata di fantasia che libera il compagno. L’ex Chelsea assicura presenza in area, gol, pressing sulla fonte di gioco avversaria, caratteristiche certamente uniche. "Ibrahimovic pensa che io possa segnare ancora più gol, quindi devo concentrarmi su questo. Vuole soprattutto che io sia dentro e intorno all'area di rigore per segnare più gol", ha detto al Times. Anche per questo, Fonseca per ora non cambia, nonostante in mediana la coperta rischia di essere corta dopo il brutto infortunio patito da Bennacer. Una fiducia ricambiata viste le recenti parole del centrocampista sul suo nuovo mister: "Crediamo tutti pienamente in lui. In allenamento lavoriamo ogni giorno, i tifosi vogliono vincere e anche noi, ma abbiamo bisogno di tempo per imparare i suoi metodi e fare funzionare le cose. Quando lo faremo, vinceremo". Per cambiare ci sarà forse tempo in futuro: per il momento invece resta Reijnders davanti alla difesa, insieme a Fofana e ci sarà ancora Loftus-Cheek a fare a sportellate con gli avversari e con il mondo per buttare giù lo spauracchio di un inizio di stagione da record storico sì, ma in negativo.

    Commenti

    (17)

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    Utente vxl 39581
    Utente vxl 39581

    Loftus Cheek impiegato in questo modo,ma dove dovrebbe giocare????, è inutile e dannoso !!

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