Calciomercato.com

  • AFP or licensors
    Theo Hernandez divide, il futuro al Milan è da decidere: cosa può succedere

    Theo Hernandez divide, il futuro al Milan è da decidere: cosa può succedere

    • Daniele Longo
    Dall’euforia per il successo del Bernabeu alla delusione per l’ennesima partita gettata alle ortiche contro il Cagliari. Con una difesa colabrodo che preoccupa sempre di più. Il Milan si approccia alla sosta, come già successo dopo Firenze, con un pieno di rimpianti e riflessioni da fare urgentemente per provare a invertire la marcia in campionato dato che nei quartieri alti corrono un po’ tutti e la zona Champions League rischia di sfuggire di mano. E con un potenziale tecnico di questo tipo sarebbe un qualcosa di inaccettabile. 

    THEO NEL MIRINO- Al termine della partita della Unipol Domus Fonseca ha puntato il dito contro una fase difensiva mediocre. Secondo il tecnico portoghese i problemi sono dovuti ai troppi errori individuali e nel mirino finisce Theo Hernandez, protagonista in negativo in due dei tre gol realizzati dai Cagliari: “Theo può  fare meglio difensivamente, tutti possono fare di più. Stiamo lavorando per correggere cose importanti”. Il terzino francese, mai come in questo avvio di stagione, viaggia a corrente alternata dando l’impressione di non approcciare sempre con la giusta mentalità alle diverse partite. A volte dà l’impressione di non impegnarsi al meglio delle possibilità che sarebbero enormi. 

    RINNOVO DA MERITARE- Theo Hernandez ha lanciato, per bocca dell’agente Quillon, un messaggio chiaro all’ambiente: vuole rimanere a lungo al Milan. Per riuscirvi servono due condizioni: il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026 e un sostanzioso aumento dell’ingaggio ( attualmente è di 4 milioni più 500 mila di bonus). Al di là di quelle che sono state le incomprensioni degli ultimi mesi, con il ritardo nella trattativa e qualche manovra sbagliata, il nazionale francese deve dimostrare di meritare un ingaggio da top player assoluto. Ma, soprattutto, deve dimostrare di credere nel progetto rossonero sul campo. Il Theo arrivato al Milan 5 anni fa aveva delle lacune difensive che sono state colmate nel corso delle stagioni e per questo motivo gli errori di ieri sono solo di predisposizione mentale (lasciando il proprio avversario in marcatura) e non tecnici. Errori che possono portare a delle riflessioni a 360 grandi anche nella negoziazione per il prolungamento del contratto che prenderà il via tra qualche settimana. 

    Altre Notizie