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  • Milan, Fonseca: "Subiti gli stessi gol dell'Inter, non abbiamo infortuni. Pressione? Il calcio è per persone forti"

    Milan, Fonseca: "Subiti gli stessi gol dell'Inter, non abbiamo infortuni. Pressione? Il calcio è per persone forti"

    • Redazione CM
    Il Milan domani pomeriggio alle 18 a San Siro affronta l'Empoli di Roberto D'Aversa, nell'anticipo della tredicesima giornata di Serie A. il tecnico rossonero Paulo Fonseca ha parlato oggi in conferenza stampa da Milanello.

    SULLA DIFFERENZA TRA JUVE E SLOVAN - "Vogliamo raggiungere equilibrio, con Slovan e Juventus sono state partite diverse, in difesa e in attacco. Ogni volta miglioriamo alcune cose ma stiamo lavorando a cercare di trovare il giusto equilibrio, non è che se vinci non bisogna accorgersi dei problemi. A Bratislava abbiamo vinto ma abbiamo fatto male dal punto di vista difensivo.

    SUI PROBLEMI - "Nella partita con la Juve abbiamo difeso bene, con lo Slovan no. Stiamo sempre parlando dei tanti gol subiti, non posso dimenticarlo, ma siamo la quinta difesa del campionato. Abbiamo subito gli stessi gol di Inter e Lazio, meno dell'Atalanta. A volte facciamo di un problema un mostro, a volte bisogna migliorare la tattica, a volte le letture, come a Bratislava. Dobbiamo lavorare per leggere meglio i momenti individuali, quando lo facciamo poi miglioriamo"

    SULL'ATTACCO - "Morata e Abraham assieme? Rimane nella mia testa, è una possibilità concreta"

    SUL DIVARIO TECNICO - "Non è facile in Italia essere dominanti con le caratteristiche degli avversari, nemmeno contro l'Empoli. Serve sempre equilibrio"

    SU LEAO - "Meglio averlo in campo? Sono soddisfatto della reazione che ha avuto dopo essere stato in panchina, ma voglio continuità. Serve questo Rafa"

    SULLA TATTICA CON LEAO - "Ne ho usate due, una non posso dirla"

    SULL'EMPOLI - "Sono un'ottima squadra, aggressiva e difensiva. Sono la quarta difesa in Serie A, sarà difficile"

    SULLE COPPIE DIFENSIVE - "Ne ho una più stabile (Gabbia-Thiaw, ndr), ma dobbiamo giocare tante partite quindi serve alternarle. E' una gestione al momento quasi obbligatoria, siamo felici di ciò. Non abbiamo infortuni quindi sono contento"

    SUI PUNTI DI DISTACCO - "Non posso dire altre cose, mi piacerebbe avere più punti. Ma vado avanti con positività".

    SULL'ERRORE COMUNE - "Sembra che sia la stessa situazione, perché alla fine abbiamo visto Tijji correre dietro al giocatore. Ma è una situazione totalmente diversa. Ma non c'è paragone. Sui corner abbiamo tre calciatori preparati per questo momento. È una scelta individuale, è stata una scelta individuale. In campo si può parlare, certo, ma è una scelta individuale. Sono situazioni comunque totalmente diverse".

    SUL CENTROCAMPO - "Mi sta chiedendo è se non possiamo stare più indietro per avere più spazio per gli attaccanti? Nell'ultima partita abbiamo avuto due momenti. Siamo stati in più momenti in avanti, perché il Bratislava difendeva con 10 giocatori davanti l'area. Abbiamo però fatto due gol con spazio. L'ideale sarebbe avere i due momenti. Quando recuperiamo palla dobbiamo capire che abbiamo calciatori per uscire veloci. Ma quando non si può fare dobbiamo fare un attacco organizzato. I gol che facciamo sono più con spazio che con l'attacco posizionale o organizzato. I gol che facciamo normalmente sono molti di più col recupero palla e con spazio".

    SUGLI ALLENATORI SOTTO PRESSIONE - "Non possiamo scappare da questa pressione quando siamo in club come il Milan o come il Manchester City. Non so cosa sia successo con Guardiola (e i graffi sul viso, ndr). Ma stare qui vuol dire avere pressioni in tutti i momenti, tutti i giorni. Non solo con la stampa e i tifosi, ma anche qui dentro e con i giocatori. Siamo una squadra che deve vincere sempre. Se non vogliamo avere questa pressione non possiamo stare qui, a questo livello. Non penso ci sia altro modo. È una pressione grande, grandissima. E si sente tutti i minuti, tutti i giorni. Io dico che il calcio è per persone forti. Se non siamo forti non possiamo stare nel calcio a questo livello".

    SU FOFANA - "In questo momento non posso avere questo rischio di non usare Fofana. La prossima partita è la più importante. Mi aspetto che Fofana faccia una partita intelligente per non prendere il giallo. Quello che mi preoccupa non è Fofana in questo momento. Se sbaglia, sbaglia. Mi aspetto che gli altri non sbaglino in questo momento".

    SULLA DIFFERENZA CON LE SQUADRE CHE HANNO CAMBIATO - "Sono sicuro che alla fine saremo davanti a qualcuna di queste squadre. Ma parliamo di noi. Abbiamo cominciato la pre stagione con 15 giocatori ed i "bambini". Siamo andati negli USA, le cose sono state bellissime. Abbiamo cominciato 8 giorni prima della prima partita con gli altri giocatori, i giocatori più influenti della squadra che sono stati all'Europeo. E ci abbiamo lavorato 8 giorni. Dopo non abbiamo avuto mai tempo per allenarci. E ora, piano piano, il nostro allenamento è più video, stiamo migliorando. Ma quando si cambia tanto è più difficile. Non mi sembra che queste squadre, tranne il Napoli, non hanno avuto i giocatori in prestagione: quelle sono 4-5 settimane di allenamento molto importanti quando si cambia. Poi una di queste squadre non gioca la Champions League durante la settimana. Il Napoli ha un nuovo allenatore ma ha tutta la settimana per lavorare. Poi ci sono due squadre molto forti come Inter e Atalanta con lo stesso allenatore da anni. Se poi vogliamo a vedere solo il risultato sono il primo a dire che dobbiamo fare di più".

    SU BENNACER - "Stiamo aspettando Bennacer nei prossimi tempi e recuperarlo per la seconda parte della stagione, può essere importante per noi. Siamo fiduciosi sul recupero di Bennacer".

    SULLE PARTITE DA DENTRO O FUORI - "A Madrid eravamo sotto pressione... Io posso dire che sono esperto adesso nel momento di pressione: dal primo giorno che sono qui tutte le partite sono così. Non c'è nessuna novità per domani, è la stessa pressione. I giocatori anche sono abituati. Tutti qui sappiamo che dobbiamo vincere domani, e poi col Sassuolo e poi con l'Atalanta. Non sento più pressione che in altre partite. Non sono buono con me stesso, sono il primo a mettermi pressione".

    SULLA PRESSIONE DIVERSA TRA PRIMI E OTTAVI - "Per questo dico che sono esperto, non sono stato ancora lì su (sorride, ndr). È difficile per la squadre che sono indietro, la pressione di vincere è molto meglio. C'è comunque sempre pressione. La squadra che è prima, il Napoli ora sente grande pressione: c'è sempre pressione. Magari per me ora è una pressione diversa da quella del Napoli. Qui si lavora tanto ma io dormo sempre molto bene. Non dormo tante ore, ma le ore che dormo le dormo molto bene. Ho un bambino di un anno... È l'unica forma di non dormire bene (sorride, ndr).

    SULLA FORMAZIONE - "Non posso dire niente, ma tra un'ora saprete la squadra che giocherà. Non sono io che parlo. Colpo di teatro? Magari (ride, ndr). Magari c'è qualcosa di diverso".
     

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    Max Dax
    Max Dax

    Ma ne ha fatto la metà

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