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    Milan, è Maldini a doversi arrabbiare con Pioli. Magari un giorno scopriremo anche Vranckx...

    Milan, è Maldini a doversi arrabbiare con Pioli. Magari un giorno scopriremo anche Vranckx...

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    Quelli che Pioli è on fire e perciò ha sempre ragione. Quelli che Maldini è Maldini e quindi non sbaglia mai. E perciò la colpa è dei giornalisti, magari quelli che hanno criticato il mercato del Milan o le scelte dell’allenatore. Bella e meritata la vittoria sul Tottenham, peccato semmai non avere raccolto per quanto seminato, ché il risultato di misura tiene in gioco la qualificazione. Gongolano quelli che Pioli è per sempre on fire e Maldini non si tocca: visto che Thiaw era forte e non è stato un acquisto sbagliato?

    Il giudizio sul mercato di una squadra non è estetico, ma pratico, quasi aritmetico. È figlio del rendimento e se Thiaw non gioca per 6 mesi, a bocciarlo non sono i giornalisti, ma Pioli. Doveva crescere, doveva capire il Milan e il calcio italiano, dicono. E allora prendiamo atto che l’ha fatto all’improvviso e in 10 giorni, se è passato dall’essere riserva della riserva a titolare con merito, perché a vedere come ha giocato con Torino e Tottenham, è facile prevedere che resterà in squadra anche quando tornerà Tomori.

    In teoria, è proprio Maldini a doversela prendere con Pioli, perché se anche solo nel derby fa giocare Gabbia e non Thiaw è logico pensare che per lui Thiaw sia meno forte o meno utile di Gabbia e perciò il giudizio sul mercato del Milan diventa a ogni sconfitta più severo.

    Aspettando De Keteleare, che in ogni caso ha assorbito gran parte del budget estivo, senza finora dare alla squadra campione d’Italia quello che sarebbe servito per confermarsi, chissà se presto o tardi scopriremo che il discorso fatto per Thiaw debba valere anche per Vranckx? E Adli? Se non giocano, è evidente che non diano nulla e come possiamo non dire che il mercato è stato fallimentare? Se poi vanno in campo e fanno bene come bene ha fatto Thiaw, non era sbagliato il nostro giudizio, ma sbagliava l’allenatore a non farlo giocare. Nella lista Champions dell’autunno, dei nuovi era stato inserito il solo CDK. In quella per la seconda fase è stato aggiunto Thiaw, fortunatamente per il Milan. Vrancks è rimasto fuori, Messias è dentro. Anche questo è un giudizio, al di là del ruolo.

    Il modulo, poi. C’è chi applaude Pioli per avere capito che bisognava cambiare, che serviva proteggersi. E vai con la difesa a 3. Ma vogliamo parlare degl’interpreti? Nel derby erano in campo Gabbia, appunto, Messias mezzala, e Calabria a tutta fascia. Leao e Diaz in panchina, come Rebic. Una partita impostata per il contropiede, senza giocatori in grado di farlo. Un disastro, rimediato almeno in parte nel secondo tempo.

    È col Torino che Pioli ha sistemato le cose, ridando spazio a Leao, giocatore cui non si capisce come il Milan possa pensare di rinunciare, qualunque siano modulo, partita e avversari. Per l’Uefa, migliore in campo contro il Tottenham. E il Milan ha vinto, ça va sans dire.
    @GianniVisnadi

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