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Milan, una boccata d'aria fresca. Aspettando Leao e De Ketelaere
Secondo tempo in progressione, le prime occasioni e finalmente il gol, e che gol, prima di sbagliare almeno altre 2 volte il colpo del 2-0. Essenziale, senza fronzoli. Il bel gioco, può aspettare. Stavolta contavano i punti e Pioli ne somma finalmente 3 ai 38 che erano gli stessi da 3 partite, tutte perse, e torna al terzo posto, rientrando almeno provvisoriamente dentro i “parametri”. Seconda vittoria del 2023, il Napoli resta lontanissimo, l’Inter resta davanti, ma almeno ora c’è tempo fino a martedì per preparare serenamente o quasi la sfida di Champions contro il Tottenham. Qualsiasi risultato differente da questo, avrebbe avvelenato ulteriormente l’avvicinamento alla sfida che ancora può dare un senso alla stagione del Milan.
Cross di Theo e gol di Giroud, l’anima francese che torna a battere nel Milan. Serve altro per smaltire la delusione mondiale, ma prima o poi dovrà accadere. Aspettando Leao, che nel “nuovo” Milan disegnato da Pioli sembra un po’ un talento senza casa, vaga di qua e di là cercando spazi e posizione, trovandoli raramente. Forse è il morale, forse la condizione, magari il contratto, di certo il Milan deve recuperarlo al più presto, sennò rischia di non rientrare nei parametri.
Un gol subìto nel derby, zero contro il Toro: facile presumere che Pioli andrà avanti così, col modulo che gli ha consentito di ridurre i danni e nel quale oltretutto sembra che Thiaw possa starci con merito. Di certo meglio di Gabbia, così come Saelemaekers in questo Milan non può non giocare, che sia al posto di Messias o di Calabria.
Per CDK uno scampolo di partita (perché non provarlo al posto di Diaz, che forse è quello il suo ruolo?), per Ibra solo la panchina. Resta una bella storia averlo rimesso nel gruppo. Un talismano, un portafortuna. Ma qui c’è da fermarsi, per il momento. Arruolato sì, non ancora abile. Lo fosse, sarebbe nella lista Uefa. È lo stesso Milan che sa quanto Ibra oggi possa dare.
@GianniVisnadi