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    De Sciglio: il Milan, l'Italia e Facchetti

    De Sciglio: il Milan, l'Italia e Facchetti

    Il Milan è impegnato a preparare le prossime due partite contro Inter (Trofeo Luigi Berlusconi) e Sassuolo e tra i nodi che Mihajlovic deve risolvere c'è anche quello legato ai terzini: se nel complesso i centrali difensivi non hanno sfigurato col Torino, le prestazioni di Abate e Antonelli non sono state soddisfacenti e riprende slancio così la candidatura di Mattia De Sciglio, lasciato a riposo contro i granata a causa degli impegni con la Nazionale. Proprio l'Italia di Conte lancia uno spunto di dibattito sul terzino rossonero, che oggi compie 23 anni: il divario tra il rendimento in Azzurro di De Sciglio e quello con la maglia del Milan è notevole e i tifosi cercano di capire quale sia il vero volto del giocatore.

    PROBLEMA GIOCO, NON RUOLO - La prima differenza che si può notare sta nella collocazione in campo: Mihajlovic vede De Sciglio al momento solo sulla corsia destra, mentre in Nazionale Conte lo utilizza prevalentemente come terzino sinistro o come esterno di centrocampo sulla stessa fascia; Mattia dalla banda mancina mette in mezzo cross interessanti col piede sbagliato e si accentra per calciare col destro, mentre in rossonero l'unica soluzione proposta è la corsa in verticale con traversone dal fondo. Questo però non basta a spiegare la discrepanza tra le prestazioni con le due maglie, che deriva per lo più dalla diversità nel gioco e dalla situazione psicologica delle due squadre: l'Italia ha una manovra più articolata, fluida e veloce rispetto a quella del Milan, grazie anche alle geometrie di registi come Pirlo e Verratti, mentre il Diavolo fatica a sviluppare il gioco sugli esterni e si affida per lo più all'estro di Bonaventura e degli attaccanti. Per quanto riguarda invece lo status mentale è evidente come il momento di difficoltà vissuto dai rossoneri stia condizionando in negativo ogni singolo membro della rosa, costretto così a rendere al di sotto delle proprie reali potenzialità; gli Azzurri d'altro canto viaggiano sulle ali dell'entusiasmo dopo la qualificazione ai prossimi Europei al primo posto del girone e i risultati positivi aiutano i giocatori a giocare a mente sgombra e serena.

    EREDITA' PESANTE - Problemi di gioco e di stress dunque al Milan per De Sciglio, ai quali si aggiunge inoltre il pesante fardello che gli è stato cucito addosso ormai da diversi anni: il paragone con una leggenda come Paolo Maldini è di quelli scomodi, soprattutto per un ragazzo cresciuto nel vivaio rossonero e quindi con un percorso, almeno in fase iniziale, simile a quello dello storico numero 3. DeSci ha spesso subito il peso della carriera di Maldini e ora dopo le buone prestazioni con l'Italia una nuova investitura importante, questa volta però legata a un'ex bandiera dell'Inter: il figlio di Giacinto Facchetti infatti recentemente ha dichiarato che "per modalità e compostezza, anche se presto per dirlo, può essere De Sciglio" l'erede di suo padre. Facchetti e Maldini, Inter, Milan e Italia: le responsabilità sulle spalle di De Sciglio continuano ad aumentare e dunque è necessario ridurre la pressione per cercare di non ostacolare la sua crescita. Conte ha trovato la chiave per gestirlo, Mihajlovic è chiamato a fare lo stesso già dalla prossima gara contro il Sassuolo: Mattia tornerà titolare, ancora da stabilire se a destra o sinistra, e per lui sarà subito San Siro, un esame da non fallire.

    Federico Albrizio
    @Albri_Fede90

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