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Milan e Italia: Cerci si gioca il futuro
ALLA RICERCA DELLA CONTINUITA' - Una gran parte di merito nel ritorno di Cerci in Nazionale spetta a Sinisa Mihajlovic: il tecnico serbo ha deciso in questo inizio di stagione di scommettere sull'esterno ex Torino, anche dopo alcune prestazioni deludenti. Forte della fiducia di compagni e società Alessio ha superato anche l'ostilità del tifo rossonero che lo ha sonoramente fischiato a più riprese ed è cresciuto di settimana in settimana fino alla partita contro la Lazio, dove è risultato decisivo nel successo del Milan: suo il cross tagliato dalla destra che ha generato il gol del vantaggio di Bertolacci, suoi gli spunti più interessanti dei rossoneri nella prima frazione di gioco. L'ultimo match contro l'Atalanta ha però riportato alla luce lo storico limite di Cerci, sottolineato più volte anche da Mihajlovic: la discontinuità. L'attaccante infatti non riesce a garantire lo stesso livello di rendimento e intensità in tutte le partite e anche nelle diverse fasi di una stessa partita, sparendo dal gioco per diversi spezzoni. Con il passaggio al 4-3-3 Cerci ha trovato la centralità nel progetto tecnico (5 partite consecutive da titolare, 8 presenze complessive) e mostrato primi segnali di crescita, ma serve un ulteriore passo avanti per dare la sterzata decisiva alla stagione.
MERCATO DA INFIAMMARE - I prossimi mesi saranno decisivi per Cerci non solo per la Nazionale e l'Europeo ma anche per il mercato: il futuro dell'attaccante è in bilico e tutto da scrivere. Il 30 giugno scadrà il prestito e il giocatore dovrà fare ritorno all'Atletico Madrid, a meno che i Colchoneros non si accordino con il Milan per il trasferimento a titolo definitivo: al momento però è difficile che i rossoneri decidano di ingaggiarlo, a maggior ragione considerando il prossimo passaggio al 4-4-2, modulo nel quale Alessio è ancora tutto da valutare. Si sono defilate inoltre le altre pretendenti che si erano fatte avanti negli scorsi mesi, come Inter e Genoa, ma la sua situazione contrattuale potrebbe anche aprire nuove scenari: Cerci andrà in scadenza con l'Atletico Madrid nel 2017. I Colchoneros non vogliono trattenerlo e con un solo anno di contratto rimasto ed avendo già ammortato due terzi dei 15 milioni di euro spesi nell'estate 2014 per acquistarlo dal Torino l'offerta giusta per convincerli a lasciarlo partire può essere intorno ai 7-8 milioni di euro, cifra che consentirebbe alla squadra di Simeone di realizzare anche una piccola plusvalenza. Italia e mercato, nei prossimi mesi Cerci si gioca tutto per convincere il ct Conte a regalargli un posto a Euro 2016, il Milan ad acquistarlo a titolo definitivo o in alternativa un altro club a puntare su di lui.
Federico Albrizio
@Albri_Fede90