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    Milan e Inter, perché la Procura di Milan ha aperto un'inchiesta sulla vendita di San Siro

    Milan e Inter, perché la Procura di Milan ha aperto un'inchiesta sulla vendita di San Siro

    Milan e Inter hanno finalmente avviato quello che, nella mente dei dirigenti dei due club e delle due proprietà, sarà il percorso definitivo per il nuovo stadio di proprietà. I due club hanno infatti presentato al Comune di Milano la proposta di acquisto dell'attuale Giuseppe Meazza e dei terreni adiacenti con il progetto che prevede la costruzione del nuovo impianto nelle aree degli attuali posteggi e con il vecchio stadio che sarà in larga parte demolito. Nella giornata di ieri, tuttavia, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine sulla vendita.

    NIENTE INDAGATI NE' IPOTESI DI REATO - L'indagine riguarda in primis le cifre della vendita dei terreni e dello stadio messa nero su bianco dal Comune. Un atto dovuto e di tipo esplorativo che fa seguito ad un esposto presentato da Luigi Corbani, ex-vicesindaco della città di Milano e attuale presidente del comitato "Si Meazza". 

    DANNI ERARIALI - L'obiettivo dell'esposto, oltre a ritardare il percorso di cessione in favore dei due club, è quello di far verificare la cifra di vendita per possibili "danni erariali". ​L’indagine, coordinata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano a capo del dipartimento reati contro la pubblica amministrazione e del Procuratore Marcello Viola, mira a verificare che il Meazza non sia ceduto a meno di quanto valga, in quanto ciò comporterebbe una perdita di entrate per Palazzo Marino.

    ESPOSTO ANCHE ALLA CORTE DEI CONTI -
    Come confermato da Calcio&Finanza, presto Luigi Corbani presenterà un nuovo esposto anche un nuovo esposto alla Corte dei Conti con lo stesso obiettivo: fare luce sulla valutazione fatta dall'Agenzia delle Entrate per la vendita dello Stadio e spingere verso l'apertura di un bando pubblico da parte del Comune.

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