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    Milan, dilemma Suso: Gattuso lo ha trasformato, ma non è decisivo

    Milan, dilemma Suso: Gattuso lo ha trasformato, ma non è decisivo

    • Daniele Longo
    Sessanta lunghissimi giorni sono passati dall'ultimo sigillo di Suso in campionato a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Due  mesi senza una fiammata del numero 8 rossonero, passato dall'essere la principale fonte di gioco a una delle tante. Il sacrificio dell'individualità in favore del gruppo, questo gli ha chiesto Gattuso nei suoi primi mesi.

    SACRIFICIO PER GATTUSO - Proprio il tecnico rossonero, in conferenza, ha messo in luce il lavoro fatto dallo spagnolo in fase di non possesso palla. Un'applicazione difensiva a lui sconosciuta nella gestione di Vincenzo Montella, dove era totalmente sgravato da questi compiti. A Gattuso il nuovo Suso piace, pur consapevole che al Milan mancano tremendamente i suoi gol- 7  con 9 assist-, le sue giocate. Ecco perchè per il tecnico diventa un dolce dilemma: da un lato vi è un'esaltazione del concetto di squadra, dove tutti difendono in maniera compatta, dall'altro esiste un problema del gol che non può essere risolto dal solo Cutrone.

    SALTO DI QUALITA' - Già a partire da domani contro l'Udinese può arrivare un'indicazione sull'evoluzione dell'esterno andaluso. Il Milan si aspetta un salto di qualità in questo senso, per avvicinarsi sempre di più allo status di campione: abbinare sia la quantità che la qualità, alla Callejon per intenderci. Il Diavolo ha bisogno di ritrovare il vero Suso,per migliorare la produzione offensiva di una squadra più bilanciata che in passato, ma che continua a faticare a finalizzare. 

     

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