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    Milan, Didac Vilà bocciato senza toccare il campo. E la politica dei giovani?

    Milan, Didac Vilà bocciato senza toccare il campo. E la politica dei giovani?

    Niente tournee in America, niente numero di maglia. Il Milan, e in particolare Allegri, ha bocciato di nuovo Didac Vilà senza nemmeno metterlo alla prova. Il terzino spagnolo era tornato armato di buone intenzioni dopo il fruttuoso prestito all'Espanyol. Ma la comunicazione dei numeri ufficiali per la prossima stagione suona come un anticipo dell'annuncio della sua nuova cessione. Magari a titolo definitivo, stavolta.

    A questo punto restano in rosa per la fascia sinistra Antonini (30 anni) e Mesbah (che comunque potrebbe partire in caso di arrivo di un laterale dal mercato). Fuori anche Taye Taiwo, altro epurato di lusso per scelta di Allegri. Se per il nigeriano, che non aveva usato parole candide per il tecnico una volta volato a Londra in prestito, la cessione è quasi dovuta, non si capisce il perché del trattamento riservato a Didac Vilà. Un classe 1989 che tanto bene ha fatto all'Espanyol e nelle selezioni giovanili della Spagna. Non è un caso che lo cerchi il Valencia per farne il nuovo Jordi Alba. 
     
    Al Milan però il terzino catalano non ha mai avuto chances. Una sola presenza, in un Udinese-Milan di fine stagione. Un'onesta apparizione (voto 6, fonte Gazzetta dello Sport), prima e dopo l'oblio. Vista la poca qualità sul versante sinistro dello schieramento rossonero, la scelta di bocciarlo senza neanche la prova del campo appare incomprensibile. Può essere così peggio di Antonini e Mesbah? E soprattutto: è il più giovane terzino in rosa, perché scartare proprio lui? Un altro indizio che la politica del Milan non mira a ricostruire sui giovani... 

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